Quello di domani sarà il primo derby assoluto per Francesco Zadotti. Da quando è alla guida della società di Edoardo Longarini, Zadotti esordisce in quella che è la gara più importante e sentita del calcio umbro: "Sono arrivato a Terni senza molte conoscenza in questo sport, ma dopo tre anni ho accumulato un pò di esperienza. Ho capito quanto il derby tra Ternana e Perugia sia significativo per chi ama i colori rossoverdi e in generale per l'intera città. Sono felice di poter vivere questa esperienza. Il derby è una sfida particolare rispetto alle altre, da emozioni diverse e più intense ai tifosi cosi come al presidente della Ternana".

Sentimenti che fino a pochi anni fa Zadotti non avrebbe potuto comprendere, ma qualcosa è cambiato: "Ho scoperto un nuovo mondo da quando sono presidente delle fere, perchè un conto è vivere le cose dall'esterno e un altro viverle in prima persona. Gli ultimi minuti di ogni match sono terribili, in particolare quando il risultato è in bilico. In tribuna la tensione è altissima. Prima non succedeva. Ora mi è chiaro quello che prova un tifoso rossoverde perchè lo provo anch'io e mi è quindi più chiaro che nel derby le cose si amplificano".

Sempre al Messaggero Zadotti racconta un aneddoto intorno al derby: "Era inizio settembre alla prima in casa. Salendo le scale del Liberati per andare in tribuna un tifoso si è avvicinato e mi ha detto: 'Presidè, quest'anno partiamo già con sei punti sicuri'. Li per li non ho capito, poi mi sono reso conto che si riferiva ai due derby. Dava per scontato una doppia vittoria. Tra me ho pensato: 'Ambè cominicamo bene!'. Ma in realtà ci sono tanti episodi che testimoniano la grande attesa che c'è per la sfida di domani".

Zadotti non si scompone neanche pensando che gli ultimi due derby sotto la gestione Longarini sono stati un disastro con un 2-0 del Perugia al Liberati e un 4-0 sempre per i biancorossi al Curi: "Non c'ero mica io - tuona Zadotti. Non voglio essere presuntuoso ma tra alti e bassi e commmettendo errori è evidente che da quando sono il presidente il cammino della squadra sia molto differente rispetto alle passate stagioni".

Come sta vivendo Edoardo Longarini l'attesa del derby: "Longarini capisce più di noi l'importanza della partita e più di noi sta sentendo la tensione sulla sua pelle".

Il risultato dipenderà da tanti fattori ma Zadotti è convinto di una cosa: "La prestazione non è mai mancata da parte dei ragazzi, cosi come l'impegno e l'attaccamento alla maglia. Stavolta però ne chiedo di più".

Zadotti ha già vissuto una grande festa il 25 aprile 2012 giorno della promozione matematica ma non sa cosa potrebbe accadere in caso di vittoria al Curi: "Non riesco ad immaginarmelo ma mi piacerebbe tantissimo vederlo".

 

Sezione: Copertina / Data: Ven 21 novembre 2014 alle 11:40 / Fonte: Messaggero
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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