Isabella Cardone: “Stasera tutti a tifare Italia e con la Ternana Women siamo pronti per la sfida Serie A”

Isabella Cardone: “Stasera tutti a tifare Italia e con la Ternana Women siamo pronti per la sfida Serie A”

Isabella Cardone direttore generale Ternana Women

Sale l’attesa per la partitissima di questa sera tra l’Italia e l’Inghilterra. In palio allo Stade de Genève di Ginevra (Svizzera) c’è l’accesso alla finale dell’Europeo di calcio femminile. Match che sarà visibile in chiaro su Raiuno e in streaming su Rai Play a partire dalle ore 21.
Nel pomeriggio, Isabella Cardone, direttore generale della Ternana Women è intervenuta al microfono di Radio Sportiva.

Isabella è pronta per la partita di questa sera?
“Sono anch’io coinvolta emotivamente in questa giornata che per noi è storia. Storia che si deve scrivere con imprese importanti. Questo staff, questa squadra stanno per giocarsi l’accesso alla finale dell’Europeo grazie anche all’impegno della Federazione che ha supportato il movimento a dovere. Ora dobbiamo tifare tutti quanti insieme”.

Il gruppo azzurro vive una fase di transizione, stasera si troverà difronte un esempio da seguire come l’Inghilterra…
“L’Inghilterra ha iniziato una rivoluzione del calcio femminile vincendo proprio un Europeo. Da lì ha fatto un passo da gigante. Le ragazze giocano nei campi di Everton, Chelsea che da a tutto il movimento una grande visibilità. C’è una visione allargata che ha permesso al calcio femminile inglese di essere un esempio da seguire anche per noi. Abbiamo iniziato, i risultati si stanno vedendo. Le nazionali giovanili hanno raggiunto importanti risultati e le grandi sono in semifinale. Dobbiamo cercare di alzare il livello nel nostro massimo campionato. Per quanto ci riguarda il 22 agosto avremo il primo impegno con la Women’s Cup. Anche i nostri tifosi, quelli della Ternana Women, possono essere orgogliosi di quanto stiamo facendo”.

A che punto è l’Italia rispetta al resto d’Europa?
“L’Inghilterra ha segnato la strada. Lo ha fatto condividendo con la Federazione un’idea, innalzando la qualità delle giocatrici e aprendo agli investimenti dei privati. Anche in Italia stiamo lavorando, stiamo migliorando la qualità delle infrastrutture e degli staff tecnici. Dobbiamo provare ad arrivare ad un calcio sostenibile come stiamo facendo anche qui a Terni grazie, nel nostro caso, ad imprenditore illuminato e visionario”.

Come sarà confrontarsi con i pesi massimi del movimento calcistico italiano?
“Ci sono delle società importanti che hanno aperto una strada e società come può essere la Ternana, le chiamano indipendenti, perché hanno proprietà diverse, non legate al calcio maschile. Vogliamo dimostrare che si possono ottenere risultati importanti anche se non si è legati al maschile. Siamo stimolati da tutto questo. Inoltre c’è molto entusiasmo sul territorio. Sentiamo continuamente questa responsabilità. Chi si cimenta a questi livelli deve essere consapevole di quello che può rappresentare la Serie A per una realtà come Terni e l’Umbria. Con coraggio ci apprestiamo ad iniziare questa avventura”.

Qual’è stato il primo pensiero che lei e Antonio Cincotta avete dedicato a mister Fabio Melillo il giorno della promozione in B?
“Fabio è stato con noi e lo sarà sempre. Lo abbiamo anche sulle maglie. Ho iniziato questo percorso a Terni con lui. Abbiamo un’eredità pesante ma con molto senso di responsabilità cercheremo di portare avanti una nostra idea, un nostro modo di “essere” che non è legato solo a moduli, vittorie e sconfitte ma alle opportunità che tutti i giorni la vita ci mette difronte”.

E’ più difficile costruire una squadra per vincere la B o per disputare la Serie A?
“L’anno scorso sentivo la responsabilità di vincere il campionato. La promozione ci mette difronte ad una nuova sfida. Alle ragazze quando l’ho incontrate il primo giorno di raduno ho detto che i bei successi nascono dall’accettare le sfide. Questo ci deve stimolare per costruire qualcosa di importante, qui a Terni”.