Te ne devi andare, non ti vogliamo più | Vattene dalla nostra squadra: CONTESTAZIONE FEROCE IN SERIE A
Palloni di Serie A - fonte Lapresse - ternananews.it
I tifosi sono stati chiari. Le contestazioni sono sempre più dure: ecco gli striscioni e le motivazioni dietro alle proteste.
C’è una vicenda che sta raccogliendo un clamore enorme in Serie A. Vede come protagonista una delle più grandi squadre del nostro campionato che, dopo una stagione non semplice, ora inizia una fase difficile della sua storia.
Non si era mai arrivati a tanto. Questa volta i tifosi sono compatti nel chiedere l’allontanamento di una figura chiave della società. Lo hanno fatto con cori e striscioni durante la penultima partita di questo campionato.
Pur essendo stata segnata dalla vittoria per 3 a 2 contro il Bologna, la penultima partita di campionato ha attirato l’attenzione. Non tanto per il risultato, ma più che altro per via di quanto è stato fatto dai tifosi.
Si respira un’aria tesa e di forte contestazione che, tra l’altro, non sembra essere destinata a placarsi a breve. Motivo per cui si sono accese le contestazioni: ecco che cosa è successo.
I tifosi contro l’allenatore: i cori e gli striscioni
C’è un grosso problema nella Fiorentina. La vittoria contro il Bologna non è stata sufficiente per placare l’amarezza del pubblico, sempre più atteso e deciso a contestare le decisioni della società. In particolare arrivano forti proteste dalla curva Fiesole, che non ha risparmiato critiche né all’allenatore Raffaele Palladino né al direttore sportivo Daniele Pradè.
Il malcontento è esploso durante l’ultima partita casalinga dell’anno. A far rumore sono stati alcuni striscioni esposti dalla curva dei tifosi. “Palladino-Pradè: accoppiata perdente. Sparite per il bene della gente”, si leggeva in un uno. I cori invece recitavano “Palladino salta la panchina“, a evidenziare il clima di rottura tra società e tifosi.
Palladino risponde alle accuse dei tifosi
Nel post partita l’allenatore della Fiorentina è stato chiamato a rispondere alle domande dei giornalisti. Che inevitabilmente gli hanno chiesto un parere sul malcontento dei tifosi nei suoi confronti.
“Ero così preso dalla partita che non ho nemmeno sentito. Bisogna accettarlo, capiamo l’amarezza e la delusione dei tifosi. Dobbiamo solo andare forte e fare il meglio. I ragazzi hanno sudato come sempre dal primo all’ultimo minuto. Fino a due settimane fa eravamo in lotta per la Champions League, poi siamo arrivati al momento clou con Dodo e Kean fuori. Non è un alibi ma un dato di fatto. Stiamo ancora in lotta, è vero che non siamo padroni del nostro destino ma se andiamo a Udine, facciamo il risultato e c’è qualche passo falso possiamo ancora farcela”, ha detto Palladino smorzando i toni con la consueta diplomazia.