SORPRESA SINNER, c’è lo zampino di Djokovic | Cambia tutto da un giorno all’altro

SORPRESA SINNER, c’è lo zampino di Djokovic | Cambia tutto da un giorno all’altro

Jannik Sinner - fonte Instagram - ternananews.it

Il tennista altoatesino ha sorpreso tutti ancora una volta. Le ultime dichiarazioni spiazzano: ecco che cosa ha detto.

Non è un momento semplice per Jannik Sinner, e questa non è di certo una novità. I problemi legati allo scandalo doping degli scorsi mesi, la squalifica di tre mesi e il ritorno in campo segnato da più di una difficoltà sono evidenti a tutti.

Dopo aver perso in finale per ben due volte contro Carlos Alcaraz (prima agli Internazionali d’Italia e poi al Roland Garros), è arrivata la sconfitta più dura di sempre. Sinner è stato eliminato al secondo turno dell’Atp di Halle durante la partita contro Bublik, protagonista di una straordinaria rimonta.

I commenti sulle prestazioni di Sinner non sono di certo mancati. C’è chi ha sottolineato il periodo difficile che l’altoatesino sta vivendo, prendendo al balzo l’occasione per attaccarlo ancora una volta.

Ora la testa va a Wimbledon. Proprio il torneo inglese è stato protagonista di alcune dichiarazioni che nessuno si aspettava. A farle è stato il suo ex allenatore Darren Cahill, che ha parlato per la prima volta della sconfitta incassata da Sinner.

Sinner e la dura sconfitta: ecco che cosa ha detto Cahill

Intervenuto durante il podcast Served with Andy Roddick, il coach australiano si è soffermato su uno dei più grandi confronti che Sinner e Novak Djokovic hanno vissuto. Era proprio quello a Wimbledon, dove l’altoatesino aveva avuto la peggio contro il serbo, protagonista di una rimonta al quinto set.

Le dichiarazioni di Cahill hanno spiazzato tutti. L’allenatore era infatti andato dal serbo, chiedendo consigli su come migliorare le prestazioni del suo assistito. “Uno dei momenti chiave è stato quando perse contro Novak un paio d’anni fa a Wimbledon in cinque set. Aveva vinto i primi due, ma poi Novak tornò indietro e prese il sopravvento. Esattamente come fa lui: si abitua alla palla, alla traiettoria, al ritmo, e poi, come sempre, non sbaglia più e vince gli ultimi tre set in maniera piuttosto netta”, ha detto Cahill durante il podcast.

Darren Cahill con Jannik Sinner - fonte Instagram - ternananews.it
Darren Cahill con Jannik Sinner – fonte Instagram – ternananews.it

La risposta di Djokovic

“Ho incontrato Novak, è sempre stato fantastico in queste cose, è uno che, se gli dai una pacca sulla spalla, è sempre disponibile. Gli ho detto: ‘Ehi, ho appena iniziato a lavorare con Jannik. Dimmi solo quello che ti senti, ma posso chiederti che sensazioni avevi lì in campo?’. È stato incredibile“, ha poi continuato Cahill.

Buona fortuna per il lavoro con lui. Sì, colpisce benissimo la palla, ma non c’è variazione. Pochi cambi di traiettoria, nessuna altezza sopra la rete, non viene a rete, non cerca di portarmi dentro il campo. So che risponde bene, ma non è aggressivo sulla risposta. Non attacca il mio servizio”, era stata la risposta di Djokovic, che mai si sarebbe immaginato che cosa sarebbe successo gli anni dopo a Sinner e la sua scalata fino al numero 1 del mondo.