Sinner, purtroppo è tutto vero | Niente più Wimbledon: è anche UFFICIALE

Jannik Sinner - fonte Instagram - ternananews.it
Poche ore dopo la clamorosa vittoria sul campo di Londra, Sinner è stato protagonista di un incredibile colpo di scena.
Domenica 13 luglio è uno di quei giorni che gli amanti del tennis e dello sport italiano non potranno mai dimenticare. Per la prima volta un azzurro è infatti arrivato sul tetto del più prestigioso torneo di tennis, conquistando un trofeo tra i più ambiti di tutti.
La vittoria di Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz è ancora più memorabile perché è arrivata in un momento non facile per il tennista altoatesino. Non era infatti scontato che Sinner vincesse, dopo aver perso per due volte in finale contro lo spagnolo, il suo rivale più grande al momento.
Eppure, il numero 1 al mondo ce l’ha fatta ancora una volta, mettendo il suo nome al vertice del tennis ancora una volta. È stato un giorno di grande sport e di soddisfazione per tutti, ma poi è successo quello che nessuno si sarebbe mai immaginato.
Sinner, infatti, è stato letteralmente costretto a riconsegnare il trofeo tanto sudato. La motivazione ha dell’incredibile: ecco svelato perché ha dovuto ridare la coppa poco dopo averla vinta.
Sinner ha dovuto ridare il trofeo di Wimbledon
Poco dopo aver posato per le fotografie ufficiale con il “Gentlemen’s Single Trophy“, Sinner ha dovuto riconsegnare il tanto ambito trofeo. La gioia di avere la coppa tra le mani è durata appena mezz’ora. A imporgli di restituirlo è stata una delle più antiche tradizioni del torneo, secondo cui nessun vincitore può portare a casa il trofeo originale, che viene custodito all’interno dell’All England Club.
Durante la conferenza stampa post-partita, Sinner ha scherzato sull’assenza del trofeo accanto a lui: “Essere seduto qui con il trofeo, anche se non è qui in questo momento, è incredibile“. Poco prima, una dirigente del torneo si era avvicinata a lui con garbo, spiegandogli che, come da regolamento, il trofeo doveva essere restituito. A quel punto Jannik, pur sorpreso, ha risposto con grande eleganza: “Va bene. Nessuna fretta”.

Un’usanza antica
Si tratta di una tradizione che risale a ben 140 anni fa. Ai vincitore viene infatti consegnata una copia in scala ridotta della coppa, circa tre quarti dell’originale, su cui vengono incisi i nomi dei campioni del passato.
Nonostante non abbia potuto portare a casa la coppa, Sinner ha potuto festeggiare un traguardo davvero incredibile. Ora per lui inizia la rinascita dopo il periodo difficile tra la squalifica e le dure sconfitte di maggio e di giugno.