MORATA, SCATTA L’ARRESTO IMMEDIATO | Shock in Spagna: lacrime e dolore

Alvaro Morata - fonte Lapresse - ternananews.it
Sono ore di grande preoccupazione per la Spagna: ecco perché è stato arrestato e l’inquietante vicenda avvenuta.
Il prossimo 23 ottobre compirà 33 anni, ma Alvaro Morata rimane uno dei più grandi nomi del calcio internazionale. Sebbene l’ultimo anno con il Milan non sia andato bene, ora è arrivato il momento di riprendersi.
Morata sta già vivendo una nuova avventura (più soddisfacente rispetto a quella con i rossoneri) con il Galatasaray. L’esperienza a Milano si è conclusa in anticipo.
Negli scorsi giorni però il nome di Alvaro Morata è saltato fuori per una vicenda che non ha niente a che vedere con il calcio. Il calciatore spagnolo è infatti finito al centro di una storia che hai dei retroscena davvero inquietanti e che ha portato all’arresto.
Siamo in Spagna, dove negli scorsi giorni la Policia Nacional è dovuta intervenire per rimediare a una brutta situazione in cui era coinvolto proprio lo stesso Morata.
Morata, è scattato l’arresto: ecco il perché
Negli scorsi giorni si è conclusa una brutta avventura per Alvaro Morata. Un ragazzo di 19 anni è stato infatti arrestato dalla polizia spagnola con l’accusa di aver inviato minacce di morte a Alvaro Morata, nonché a sua moglie Alice Campello e ai loro figli. Il messaggio, violento e agghiacciante, è stato inviato tramite i social network il giorno dopo il rigore sbagliato da Morata nella finale di Nations League contro il Portogallo.
“Ucciderò tuo marito appena lo vedrò per strada, che cominci a guardarsi le spalle. Non lo lascerò mai solo, nemmeno i bambini. Li ucciderò con le mie mani, spero non si salvi nessuno“, così aveva scritto il giovane nel suo messaggio, lanciando l’allarme per Morata e la sua famiglia.

Una vicenda inquietante: ecco come è finita
“Non sempre serve una denuncia: alcune condotte le rileviamo direttamente”: così ha parlato Andrés Roman, durante un’intervista a El Partizado de Cope. L’indagine ha portato all’identificazione del responsabile della vicenda in soli tre giorni, anche grazie all’analisi di casi simili e alla traccia digitale lasciata online dal giovane 19enne.
Raggiunto dagli agenti, il ragazzo è scoppiato in lacrime e ha chiesto perdono. “Un semplice ragazzo può sembrare innocuo, ma non si sa mai se ci si trovi davanti a uno scherzo o a qualcosa di ben più serio“, ha commentato Roman. Ora a decidere del futuro del ragazzo sarà un giudice.