“Mi hanno mancato di rispetto”: SCOPPIA IL CAOS nella Roma | Rivelazioni clamorose

Le parole del calciatore rischiano di turbare un ambiente molto compatto (Lapresse - Ternana News)
Le clamorose verità del calciatore rischiano di turbare l’ambiente giallorosso.
Un attacco frontale e senza spazio a interpretazioni. Le parole del calciatore rischiano di destabilizzare un ambiente che in questa prima parte di stagione sta ottenendo risultati davvero super.
Dopo il cambio di guida tecnica, infatti, la Roma ha iniziato alla grande la nuova stagione: la squadra di Gaperini ha ottenuto risultati attraverso il bel gioco, facendo della solidità difensiva il suo punto di forza.
Uno dei segreti di questo inizio di stagione giallorosso è stata la compattezza all’interno dello spogliatoio che si è riversata di conseguenza sul resto dell’ambiente: dai calciatori ai dirigenti passando per la tifoseria, tutti remano nella stessa direzione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ecco perché le rivelazioni dell’esperto calciatore rischiato di provocare uno scossone che nessuno nel mondo Roma vorrebbe trovarsi ad affrontare.
Verità scomode
Nel mondo del calcio molto spesso le verità su determinate situazioni emergono a distanza di anni. Esattamente come accaduto a Nemanja Matic, centrocampista oggi 37enne di proprietà del Sassuolo. Con un passato alla Roma, nella stagione 2022/2023. Un solo anno in giallorosso, poi l’addio. Il motivo? Lo spiega lo stesso Matic nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Sky Sport’.
“Quando ho scelto la Roma e sono andato via dal Manchester United ho accettato un contratto di un anno anche se avevo altre squadre quando è arrivata la proposta, non ero intenzionato ad accettare perché mi avevano proposto solo un anno di contratto. Poi ho parlato con Mourinho, e alla fine ho scelto la Roma per lui e per i tifosi. Mi hanno detto che a gennaio avremmo firmato il prolungamento, ma a quel punto non si è visto nessuno”, le parole del centrocampista serbo.

“Meritavo rispetto”
Matic ha poi aggiunto: “Secondo il mio punto di vista alla Roma ho giocato bene: mi era stato detto che avrei avuto un rinnovo automatico se avessi giocato almeno il 50% delle partite, ma non erano quelli gli accordi presi l’estate precedente. Mi sentivo continuamente in prova, sotto esame. Meritavo rispetto”.
“A quel punto, ho parlato con la società dicendo che avrei dato il massimo fino alla fine della stagione, ma che a fine campionato le strade si sarebbero separate. Non ero io il problema, ma le persone che mi avevano promesso delle cose che non hanno mantenuto. Non voglio dire che sono stati scorretti, ma ritengo che avrei meritato maggior rispetto”, ha concluso il calciatore oggi al Sassuolo.