Esonero Stefano Pioli, hai fallito alla Fiorentina | Cacciato subito da Firenze

La Fiorentina di Pioli non sta riuscendo a decollare in campionato (Lapresse - Ternana News)
Arrivato a inizio estate per sostituire Palladino, il progetto tecnico di Stefano Pioli sta faticando a decollare.
Stefano Pioli e la Fiorentina, storia di un amore e di un legame che mai nessun risultato negativo potrà mai compromettere. Ma nel calcio il passato non conta o comunque non porta punti in classifica. Quelli che al momento attuale mancano eccome alla squadra viola.
Dopo la fine del rapporto con Raffaele Palladino, il tecnico emiliano è sempre stato la prima scelta di Rocco Commisso. Il presidente viola ha sì avuto contatti con altri allenatori, da Juric a Thiago Motta, ma si è trattato solo di normali colloqui per non farsi trovare impreparato in caso di fallimento del piano A.
Che, ribadiamo, è sempre stato Stefano Pioli. La Fiorentina ha infatti aspettato che l’ex Milan si liberasse del ricchissimo contratto che lo legava all’Al-Nassr, squadra in cui tra gli altri ha allenato anche Cristiano Ronaldo.
La società viola gli ha fatto firmare un contratto triennale, dunque fino al 30 giugno 2028, garantendogli un peso specifico importante in sede di mercato. E così infatti è stato. Il progetto tecnico portato avanti da Stefano Pioli però non sta proprio riuscendo a decollare.
Peso specifico importante
Stefano Pioli è tornato sulla panchina della Fiorentina dopo aver guidato la squadra dal 2017 al 2019: da calciatore, inoltre, ha indossato con buoni risultati la maglia viola tra il 1989 e il 1995. Il tecnico emiliano è molto amato, apprezzato e stimato – umanamente e sotto l’aspetto tecnico – da tutto il popolo fiorentino.
La società con lui è andata sul sicuro per il post Palladino, tanto da garantirgli un peso specifico importante anche nelle scelte di mercato. E infatti così è stato: Pioli ha dato il via libera tra gli altri agli acquisti di Piccoli e Dzeko, a quello di Fazzini e Nicolussi Caviglia. Inoltre ha preteso la conferma di Kean, che sarebbe partito solo se qualche club avrebbe pagato la clausola, cosa non avvenuta.

La situazione
Nonostante le ottime premesse, però, il progetto tecnico di Pioli non sta decollando. La Fiorentina è stata suo malgrado protagonista di un pessimo avvio di campionato e la società ovviamente non è felice di tutto ciò, visti anche gli onerosi investimento effettuati.
Al momento la panchina di Pioli non è a rischio, ma se in campionato non dovesse arrivare una svolta nel breve periodo (già nell’immediato), allora davvero la proprietà viola potrebbe pendare di arrivare a una clamorosa separazione tra le parti. Uno scenario che nessun tifoso della Fiorentina, per primo il presidente Commisso, si augura possa concretizzarsi realmente.