“Era della Lazio”: CLAMOROSO FRANCESCO TOTTI | Che scoop sulla sua vita: altro che AMORE SOLO PER LA ROMA

Clamorosa rivelazione quella che vede come protagonista Francesco Totti, altro che amore per la Roma: “Era della Lazio”

Provate ad immaginare, anche solamente per qualche secondo, quello che sarebbe potuto accadere ed invece non è stato: Francesco Totti con la maglia della Lazio.

Un simbolo della Roma, l’unica squadra in cui ha militato nel corso della sua carriera sportiva, giocare per i “cugini” e rivali di sempre. Un vero e proprio incubo per i milioni di sostenitori giallorossi.

A quanto pare, però, c’è stata questa possibilità. Ovviamente un bel po’ di anni fa. Fortuna per i tifosi che, però, tutto questo non è mai accaduto. Ovvero, è stato fatto in modo che non accaddesse.

Di questo, e molto altro ancora, ne ha parlato nel corso di una divertente e simpatica intervista che ha rilasciato a “Che Tempo Che Fa” sul Nove, programma condotto da Fabio Fazio.

Totti alla Lazio, la clamorosa rivelazione spiazza tutti: “Mi volevano..”

Come riportato in precedenza sono stati affrontati diversi argomenti nell’intervista. Anche quella riguardante un possibile passaggio, in passato, alla Lazio. Ancor prima, quindi, del trasferimento nelle giovanili della Roma. Prima dei giallorossi, infatti, per chi non lo sapesse Totti militava nella Lodigiani che ha definito la terza squadra della Capitale.

Alla domanda se potesse finire o meno alla Lazio la risposta è stata chiara e precisa: “No. Un giorno il presidente chiama mia madre. Simpatizzava la Lazio perché mio nonno lo era. C’erano due opzioni: Roma o Lazio. Mio fratello le dava i calci sotto al tavolo. Non ci ha pensato su due volte ed ha detto Roma“. Il rischio, quindi, che potesse vestire la casacca biancoceleste c’è stato eccome.

Totti alla Lazio, spunta fuori la verità: ecco come sono andate le cose

Insomma, Totti non ha mai pensato (neppure per un secondo) di indossare la maglia della Lazio nel corso della sua carriera calcistica. Anche se l’interesse dei biancocelesti c’è stato eccome, ma nulla più. Anzi, invece degli “Aquilotti”, c’era un altro club che lo aveva messo nel mirino.

Si tratta del Milan che, all’età di 10 anni, per avere il suo cartellino arrivò ad offrire una cifra impensabile all’epoca: 300 milioni di lire. Questo aneddoto lo ricorda bene: “Sì, potevo finire al Milan. La mia famiglia fortunatamente disse di no. Sono stati coraggiosi, poi quando sono andati via si volevano ammazzare. Poi ho fatto la scelta migliore“.