Bufera in Motogp: litigio furibondo nel box | “Mi ha preso per la maglietta”

MotoGp - fonte X - ternananews.it
È successo di tutto nel motomondiale: il brutto litigio è finito nel peggiore dei modi, ecco tutta la vicenda.
Si parla sempre dei litigi nel mondo del calcio, ma quelli nella MotoGp non sono di certo meglio. Proprio come quello di cui parliamo oggi, che ha davvero dell’incredibile.
In una stagione del motomondiale segnata da ben pochi colpi di scena, con il dominio di Marc Marquez che sta lasciando agli avversari soltanto le briciole in questa stagione, questa vicenda ha riacceso le discussioni e le polemiche.
Non poteva essere altrimenti. Anche perché il protagonista di questa brutta storia è uno dei piloti più famosi e più vincenti nella storia del motociclismo, un vero e proprio campione come pochi altri prima e dopo di lui.
A parlare è stato un noto capotecnico della Ducati, Cristian Gabarrini, che è stato ospite negli scorsi giorni al podcast MigBabol di Andrea Migno. È stata l’occasione non soltanto per ripercorrere alcuni momenti chiave della sua carriera, ma anche per parlare di un episodio incredibile avvenuto diversi anni fa.
Litigio nel box, ecco che cosa è accaduto
Tra i ricordi più curiosi è spuntato un episodio legato ai primi test di Casey Stoner con la Desmosedici, vicenda che conferma la sensibilità straordinaria del pilota australiano. Gabarrini aveva iniziato a lavorare con la Ducati nel 2007, anno in cui Stoner fu ingaggiato come secondo pilota al fianco di Loris Capirossi. Proprio nei primi mesi di lavoro, Gabarrini ha vissuto un episodio rimasto per lui indelebile.
“Eravamo al secondo test”, ha raccontato, “Casey rientrò a piedi al box dicendo ‘ho lasciato la moto appoggiata al muretto perché il motore si stava rompendo, non volevo romperlo del tutto e sono tornato a piedi’. I meccanici recuperarono la moto, scaricarono i dati e dissero che il motore era a posto. La riaccendemmo, facemmo due-tre avviamenti, sembrava tutto perfetto. Il mio superiore allora disse: ‘uscite di nuovo con questa moto perché non ha niente’. Mi ricordo benissimo le parole di Bruno Leoni che mi disse: ‘dì al tuo amico che questo non è il 125 che grippa’”.

Come è finita la vicenda
A quel punto Gabarrini provò a convincere Stoner a tornare in pista, ma il campione fa categorico. “Io ci esco con questa moto, ma il motore è rotto”, disse, tornando al box furioso. Poco dopo, il motore si ruppe davvero. “Casey torna al box a piedi e con la sua solita delicatezza mi prende per la maglietta perché voleva che sentissi bene e mi dice: ‘Se io ti dico che la moto si sta rompendo, significa che la moto si sta rompendo'”, ha raccontato il capotecnico.
Da quel giorno, ammette Gabarrini, nessuno osò più mettere in dubbio le sue sensazioni: “Ogni volta che diceva ‘sento una vibrazione strana, forse è lo scarico’ noi pronti a togliere lo scarico. Questo era Casey Stoner”.