Occhi puntati sullo stadio comunale. Che sia il fondo di investimento del Credito sportivo o la società Unicusano, il Libero Liberati è diventato all'improvviso l'oggetto dei desideri. Il piano che prevede l'affidamento della gestione dell'impiantistica sportiva comunale a un fondo di investimento del Credito sportivo controllato dal Mef, però, cozza con le intenzioni della società rossoverde. «Non conosco nei dettagli l'operazione del Credito sportivo, potrebbe essere anche interessante, ma noi – dice il presidente della Ternana, Stefano Ranucci – siamo intenzionati a fare una cosa molto più semplice e snella. Per questo abbiamo rinnovato pochi giorni fa al sindaco Leonardo Latini l'interesse da parte di Unicusano ad acquistare lo stadio». Rendere compatibili le due operazioni sembra abbastanza difficile, almeno per il momento l'obiettivo della società di via della Bardesca è chiaro. «Non vogliamo essere coinvolti in questo piano, ma avere un rapporto diretto con il Comune», prosegue il presidente Ranucci. La trattativa che la Ternana sta portando avanti è in fase avanzata. Non a caso da Palazzo Spada filtra anche l'entità dell'offerta economica fatta da Unicusano al Comune: 500mila euro. «Non ricordo la cifra», si limita a dire il presidente Ranucci. «Stiamo facendo importati investimenti per sistemare il Liberati. Il prossimo intervento che faremo – annuncia il presidente Ranucci – riguarda l'Antistadio dove toglieremo l'erba sintetica per tornare al manto naturale. Non vorremo migliorare a spese nostre un bene – chiosa Ranucci – per poi vederlo finire in mano ad altri».
La Giunta sarà dunque chiamata a fare una scelta: affidare la gestione del Liberati al Credito sportivo ottenendo in cambio quote negoziabili dal fondo di investimento o venderlo all'Unicusano per 500mila euro? Per il momento gli assessori che hanno aperto al piano del Credito sportivo sono Enrico Melasecche (lavori pubblici) e Fabrizio Dominici (bilancio). «Il Credito sportivo – ha già spiegato l'assessore Dominici – raccoglie risorse dai risparmiatori con la garanzia dello Stato, come se fossero dei Bot, dando ai risparmiatori il 2%. Il Comune non cede nulla e in cambio ottiene quote che volendo può negoziare». Il piano del Credito sportivo, che comprende anche il camposcuola Casagrande e altre strutture come le piscine comunali, dovrebbe essere presentato nei dettagli a settembre. «La situazione del Comune è disastrosa. Ben vengano operazioni finanziarie per portare in cassa risorse preziose per il bene della città», ha commentato nei giorni scorsi l'assessore Melasecche.
Il servizio completo nell'edizione odierna de Il Messaggero.
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