Neanche Calori è riuscito a dare la “scossa” ad una squadra amorfa, che sembra non avere sangue nelle vene. Una squadra che non corre, che non gioca, che è svogliata, che non riesce a valorizzare le proprie qualità. E qui ha ragione il patron Bandecchi quando dice che ad inizio stagione tutti erano convinti che le fere erano la squadra da battere. E’ vero, nel secondo tempo, in 10, la Ternana è riuscita a rimontare due gol – qualcuno ha parlato di cuore – ma il cuore nel calcio è importante ma di sicuro non basta. Ci vuole organizzazione, qualità, principi di gioco e questa squadra mostra di non averne. Calori- è giusto dargli un po’ di tempo, ma ancora del suo lavoro non si hanno segnali – a fine gara ha detto che se non si può giocare devi fare la guerra, ma il calcio è un gioco e se non giochi bene le partite non le vinci. E il tecnico aretino, che è uomo di calcio, questo lo sa bene. Calori, contro la Virtus Verona, ha riproposto il 3-5-2, quindi difesa a tre, cinque in mezzo al campo e due attaccanti.
L'articolo integrale è riportato nell'edizione odierna de Il Messaggero.
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