Guido Marilungo ha provato a spiegare il periodo negativo della Ternana: «Se fosse un solo problema, sarebbe facile dirlo», risponde. Ma alla base, ci sono le certezze perdute cammin facendo. Marilungo arriva ad ammetterlo: «Forse, all'inizio pensavano davvero di poter vincere il campionato. Poi, con le prime sconfitte abbiamo cominciato a perdere certezze e fiducia. E siamo scesi in basso, fino a toccare il fondo». Parla chiaro: se ne esce solo reagendo tutti insieme. «Noi per primi, ci siamo rotti di questa situazione. Quando entri in un tunnel così, diventa tutto brutto. E' brutto allenarsi, è brutto giocare. Perché non ti riesce più niente. E' indispensabile reagire. Ma non uno, due, o tre. Tutti. All'inizio, ci dicevano che eravamo una squadra fatta per vincere. Ci sono tanti giocatori con duecento presenze in serie B. Ora, uno, due o tre, ci può anche stare che infilino una stagione storta. Ma non è possibile, che quindici calciatori improvvisamente diventino brocchi. Noi non possiamo essere questi. Dobbiamo svegliarci e pedalare».
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