Mezzo miliardo di lire. È quanto spese l'amministrazione comunale per lo stadio Libero Liberati, progettato dall'architetto Leopoldo Baruchello. Il giorno dell'inaugurazione, che coincise con l'amichevole col Palmeiras, il comune offrì anche un pranzo presso il ristorante Angelo e Nella alla Cascata che prevedeva, tra l'altro, gamberi di torrente in salsa Valnerina, tagliatelle al tartufo di Norcia, capretto del Castelluccio e semifreddo Pazzaglia da consumare con i vini delle cantine Papini e Morino di Orvieto, a dimostrazione di come cinquant'anni fa anche in ambito culinario si stava all'avanguardia nel valorizzare le ricchezze del comprensorio. E guarda caso utilizzare il brand Ternana per opere di marketing territoriale è un altro tema attuale. Mezzo secolo ha compiuto l'impianto. Il biglietto per la partita, come testimonia l'archivio di Marco Barcarotti, costava mille lire (500 le curve). Solo negli anni a seguire lo stadio venne completato e nelle partite della serie A riusciva a contenere anche quarantamila persone, parecchie delle quali in piedi, numeri che oggi sembra impossibile solo immaginare.
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