Il suo centro Federico Furlan, lo ha trovato a Terni. Il giocatore rossoverde si è raccontato al Messaggero: «Se tutto ha un inizio, Terni per me è una città magica», afferma sorridendo la Fera con il numero 7 stampata sulla maglia, mentre pensa che lo sliding door della sua vita sia stato proprio venire alla Ternana e ne deve essere talmente convinto che dopo 3 anni in giro per l'Italia rieccolo in rossoverde. «A Terni è iniziata la mia convivenza con Alice; a Terni ho preso un cane; a Terni sto pensando di avere un figlio». 

Fermo, fermo una cosa alla volta. Chi è Alice? Il viso si illumina e lo sguardo si perde: «La mia compagna da otto anni. L'ho conosciuta quando giocavo nel Varese. L'ho vista in un bar e mi è subito piaciuta. Sono riuscito ad avere il suo numero di telefono e ho cominciato a mandarle messaggi». Corrisposto? «Si, subito». Anime gemelle. 

Dopo la convivenza con Alice, ha parlato di un cane: «Si! Cesare! Un bulldog francese. L'ho chiamato come il protagonistaa del Pianeta del scimmie, altro film che adoro. Però, mi sono rovinato...», In che senso scusi? «Perchè avrei voluto chiamare mio figlio Cesare e ora come faccio? Mica posso dargli il nome del cane?».

Figlio, ecco il terzo progetto di vita: «Credo che sia arrivato il momento giusto. A me piacerebbe chiamarlo Leonardo, ad Alice, Tommaso. Per una bambina vorrei Ginevra». E' spontaneo e genuino, come la gente di Terni. Ha un unico rimpianto: «Non aver finito la scuola. Mi sono fermato alla terza ragioneria. Mi piacerebbe riprendere gli studi, ma non credo di averne più le capacità».

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 11 ottobre 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Ternananews Redazione
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