Mattia Proietti è un centrocampista con la testa sulle spalle. Nato a Torino, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus che gli ha insegnato tanto per quanto riguarda il rispetto delle regole. Finalmente in questa stagione è riuscito a giocare con una certa continuità nel campionato di serie B. Nella precedente esperienza, in quel di Pescara, un infortunio al ginocchio gli compromise la stagione. L’allenatore rossoverde Cristiano Lucarelli lo ha fatto partire quasi sempre come titolare, confermando come possa giocare tranquillamente in questa categoria. Ora proprio quella testa sulle spalle gli fa ripetere che «se da una parte questo doveva essere un torneo di transizione, le prossime sette gare potrebbero riservare sorprese positive perché giocate con leggerezza». Proietti ha compiuto trent’anni in mese fa, a febbraio. «Quello che ci è mancata quest’anno –rivela il centrocampista- è stata la continuità nei risultati. Abbiamo vinto tanto, quasi come le squadre prime in classifica, ma pareggiato poco. Ecco perché dico che per noi è stato un torneo di transizione. Dovevamo capire come ci si comporta, acquisendo la maturità necessaria a gestire in maniera diversa il risultato in qualche circostanza. Dalle partite che contavano per la classifica, sono arrivati punti pesanti che ci dovrebbero permettere di giocare senza l’assillo e la paura per il risultato, diventando più spensierati».
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