Il dopo partita di Alessandro Calori è amaro come il fiele. E’ vero che la Ternana ha posto fine ad una serie di tre sconfitte consecutive ma è altrettanto vero che un punto, in mezzo alla neve del Città di Meda, sa di brodino caldo. «Le partite vanno chiuse – esordisce – perché è normale che se le tieni aperte gli avversari possono pareggiare come successo qui con il Renate. Sul fatto che avremmo meritato la vittoria non penso ci siano dubbi ma è altrettanto vero che serve più concretezza sotto porta». La dura legge del gol cantavano gli 883. Se non segni gli altri ti puniscono. Sorride. «Così è stato. Devo dire, però, che sto vedendo un atteggiamento giusto da parte della mia squadra. Voglio una Ternana “operaia”, dobbiamo avere un tipo di mentalità e di atteggiamento che deve rispecchiare il nostro modo di giocare. Serve il giusto coraggio, serve l’applicazione, serve la determinazione nel condurre in porto questo tipo di partite».
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