Stavolta il commento è sintetico e conciso, a differenza dei comunicati fiume del passato. Ma alle citazioni il patron rossoverde Stefano Bandecchi – che ha già spaziato da don Chisciotte ad Apocalypse Now – non rinuncia comunque nella sua replica a chi gli chiede un commento sul provvedimento del Tar. «Risponderò con una parola, facendo una breve premessa: sinora avevamo le idee poco chiare, ora invece le abbiamo molto confuse. Direi quindi che siamo di fronte ad una sentenza che potrebbe essere definita una supercazzola». Usa proprio il termine reso famoso al cinema da Ugo Tognazzi, il conte Mascetti di Amici miei', per dire la sua sull'ennesima decisione che allunga il brodo della giustizia sportiva e non porta chiarezza, lasciando interrogativi aperti – oltre che sui tempi – su chi dovrà mettere la parola fine a questa ormai infinita e paradossale storia. Una storia che dura ormai da troppo tempo, tanto che ad intervenire, con un monito, ieri è stato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo spot, Giorgetti, nel corso di un'interrogazione che si è tenuta presso la commissione cultura, scienza e istruzione della Camera.
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