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RassegnaStampa – Il Messaggero – ‘Tremuntada’, esplode la festa

È il derby dei ricordi. Della memoria che torna indietro di ventisette lunghissimi anni. Quando le Fere batterono i Grifoni con un gol di Ghezzi a Perugia. Una vittoria, quella di ieri, che unisce due generazione. Un passaggio di testimone di padre in figlio. «Potrai dire “io c’ero”, come è capitato a me nel 1991», dice papà Riccardo al giovane Filippo, con tanto di pacca sulle spalle un istante dopo il triplice fischio. È il derby dei cimeli da conservare. Dal biglietto, alle foto scattate. Tutto da incorniciare. Perfino la maglietta dedicata a “Rambo” Tolomei, su- data in ogni centimetro, non andrebbe mai lavata.

È il derby che nella migliore tradizione della città dell’acciaio vuole il ternano nato per trbbolare. Perché la storica vittoria di ieri al Curi, i tifosi se la sono dovuta sudare per 95 lunghissimi minuti. In campo i giocatori hanno dato il massimo, ma in curva Sud, sotto un sole cocente, i ternani hanno avuto solo un momento di scoramento. Quando sul due a zero il Perugia stava per infilare un tris che avrebbe tagliato le gambe a chiunque. Invece no. In quel momento è andato in scena il derby della riscossa. Un crescendo di emozioni che ha visto giocatori e tifosi arrivare insieme alla vittoria finale. Il gol del 2 a 1, poi quello del 2 a 2. Più crescevano le Fere in campo e maggiore era il calore che arrivava dagli ottocento tifosi rossoverdi. Fino a quel 3 a 2 destinato a passare alla storia arrivato a dieci minuti dalla fine. Dieci interminabili minuti che i rossoverdi hanno vissuto in un abbraccio collettivo tra la curva Sud del Curi e Terni. Poi la gioia incontenibile. Non a caso, il destino ha voluto che il fischio finale sia arrivato proprio nel punto del campo più vicino alla Sud. È il derby della vittoria cercata e meritata che riporta il sorriso in una città ingrigita sotto troppi punti di vista. È stato anche, ovviamente, il derby degli sfottò. Con i perugini che fuori dallo stadio intonavano cori contro la Ternana, senza mai nominarla. Nel mirino solo Unicusano, come la scritta lasciata intatta sui cartelloni sistemati intorno al Curi, al contrario degli scarabocchi fatti per cancellare il nome Ternana. Come a dire, il Perugia gioca contro Unicusano perché la Ternana ha venduto la sua anima a uno sponsor. Ma non è così. E ieri le Fere lo hanno dimostrato sul campo e fuori. Con una vittoria epica.

 

Stefano Bentivogli

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