RassegnaStampa – Il Messaggero – Solo il campo del Foggia peggiore del Liberati

C'era una volta il miglior terreno di gioco d'Italia. Questo almeno si diceva qualche anno fa del Libero Liberati, ora la realtà è tutt'altra ed è pure la Lega B a confermarlo. Nella stagione – fallimentare – appena conclusa, infatti, il campo dello stadio di Terni è stato tra i peggiori in erba naturale/misti della cadetteria, secondo solo (in negativo) allo Zaccheria di Foggia. E questo comporterà anche una sorta di multa' per la Ternana. Il dato emerge dalla speciale classifica redatta dalla Lega, che dal campionato 2015/2016 ha istituito un premio per sensibilizzare le società a comportamenti virtuosi, con lo scopo di avere campi adeguati in ogni situazione, stagione, evento e condizione. Per ogni match disputato al Liberati – così come negli altri 21 campi della serie B – capitani, allenatori, produttori televisivi e agronomo della Lega hanno espresso il proprio giudizio di merito che ha permesso di stilare, al termine della stagione, due graduatorie distinte, una per i campi naturali ed una per quelli artificiali. Quella dei 17 campi in erba naturale/misti ha visto appunto il Liberati piazzarsi al penultimo posto, con un punteggio medio di 3,23, rispetto ai 4,27 ottenuti dal campo di gioco ritenuto migliore, l'Adriatico di Pescara. Bene anche il Tombolato di Cittadella (4,19) e l'Arechi di Salerno (4,09), che si sono posizionati rispettivamente in seconda e terza posizione. Nelle retrovie è andata male, insieme a Ternana e Foggia (3,19 il punteggio dello Zaccheria), anche al Renato Curi di Perugia (3,25). Quanto al Liberati, il giudizio peggiore è stato registrato nella partita di debutto della stagione disputata contro l'Empoli (2 il punteggio ottenuto), la migliore quella della 34esima giornata contro il Cittadella (4,31).