Un’ora ad alta tensione, toni molto decisi, un botta e risposta continuo, non tra le parti, com’era normale che fosse, ma tra la presidente del collegio, Germana Panzironi, e le parti ricorrenti, Pro Vercelli e Ternana, che ne avevano chiesto l’astensione. Coni, Figc e Lega di B hanno mantenuto un profilo basso, «godendosi» lo spettacolo. Tar del Lazio, sezione Prima ter, cronaca di un’udienza al vetriolo. La sentenza arriverà oggi, i tempi per un’eventuale istanza cautelare al Consiglio di stato sono ridotti, i legali delle due società non si aspettano nulla di buono, i pronostici sono quasi tutti per la bocciatura del ricorso e, conseguentemente, il rinvio della patata bollente per l’esito finale (anzi no, ci sarebbe la Corte d’appello) al Tribunale federale, domani, come aveva indicato il Collegio di garanzia l’11 settembre. Diciassette giorni per tornare alla casella precedente. Cinque società messe in stand by, ma comunque vada torneranno a giocare nel weekend, al momento nel campionato di C. La revoca della sospensione delle gare di Pro Vercelli, Ternana, Siena, Novara, Catania, decisa dalla Lega Pro 48 ore fa, non è stato un bel segnale per le ricorrenti: che il destino sia già compiuto? Non è un caso che in molti, tra i protagonisti di questa vicenda, si stiano già concentrando sulla richiesta dei danni.
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