Vola sempre più in alto il Monza. A Terni ha infilato la sesta vittoria nelle ultime nove partite. Una serie positiva interrotta soltanto dalla sconfitta di Trieste. Un successo reso ancora più importante perché ottenuto contro una squadra che, nonostante la situazione precaria (tre pareggi e sette sconfitte nelle ultime dieci uscite), ha dimostrato di avere idee di gioco e qualità per risorgere. Un successo definito fondamentale da Brocchi «perché si diceva che noi non sapessimo vincere in trasferta. Invece oggi ce l’abbiamo fatta giocando con grande maturità contro una Ternana in salute».
LA CHIAVE Un Monza che ha saputo soffrire nel primo tempo sotto i colpi di una Ternana che Gallo aveva impostato con Rivas a pressare Fossati per poi allargarsi sugli esterni, riferimento per le avanzate di Fazio e Paghera. Però pur soffrendo è stato proprio nei primi 45 minuti che la squadra di Brocchi ha costruito la vittoria, perché ha saputo tenere botta, trovando un insperato aiuto negli errori di mira dei rossoverdi. Bergamelli e Pobega hanno avuto infatti occasioni d’oro per sbloccare un match ma, sbagliando, hanno frustrato le ambizioni di una squadra che aveva interpretato da protagonista la prima metà del match. Il Monza ha tenuto e quando a inizio ripresa ha trovato il gol ha completato l’opera. La zuccata di Negro sulla punizione di Lepore ha impresso una svolta decisiva alla partita, perché la Ternana è tornata a fare i conti con i fantasmi del passato più recente mentre gli uomini di Brocchi hanno tirato fuori muscoli e maturità da grande per chiudersi e ripartire.
CONTESTAZIONE Brocchi ha tolto l’impalpabile Chiricò per il più solido Brighenti e inserito Lora per D’Errico garantendosi maggiore copertura in mezzo e un attaccante in grado di sfruttare eventuali amnesie avversarie. Gallo invece non ha avuto le risposte positive che si aspettava dai suoi cambi trovando soltanto l’ombra di Vantaggiato. Così la ripresa è scivolata via con pochi sussulti fino allo scadere quando Palumbo ha chiamato Guarna ad un intervento decisivo sul diagonale da sinistra e Paghera ha messo fuori la ribattuta da un passo. Quanto è bastato per far emergere in Gallo la soddisfazione per la prestazione e la delusione per il risultato. «Io posso portarli fino alla porta ma poi sono i giocatori a doverla aprire» l’amara considerazione del tecnico rossoverde mentre ai cancelli i tifosi inscenavano l’ennesima contestazione dopo aver regalato applausi alla fine del primo tempo.
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