Se non si riprenderà con il campionato regolare, la Serie C potrebbe tornare in campo solo per i playoff che potrebbero giocarli anche le tre capolista, con le 28 squadre aventi diritto; oppure sarà scelta una soluzione slim, con meno club. Gravina ora ha il potere per variare i format, e dopo aver rimesso in campo A e B sceglierà il piano per la C. Quindi non prima di luglio, con squadre ferme dai primi di marzo ma anche da metà febbraio. Per questo sarà tutto diverso. Pensate al Monza: ha dominato e il vantaggio di 16 punti gli ha fatto blindare la B. Ma se dovesse giocare i playoff? La formula potrebbe prevedere qualche vantaggio per chi è meglio piazzato, facendo saltare qualche turno, ma basta una partita storta e la stagione è buttata. Anche la Reggina, con il suo +9 sul Bari (e scontro diretto già alle spalle) poteva progettare la B. Discorso più fragile per il Vicenza, primo a +6 sulla Reggiana (che lo aspettava a breve per lo scontro diretto) e +8 sul Carpi (una gara in meno). Quanto maturato dalle tre capolista non va trascurato, ma nemmeno l’ambizione di chi rincorre. Nel girone A ragionevolmente si pensava più ai playoff, con la Carrarese salita al secondo posto e l’arcigno Renate a ruota. Nel B si è detto delle speranze di Reggiana e Carpi, ma vanno anche segnalati un Padova rilanciato da Mandorlini e un arrembante Südtirol. Nel C invece la corazzata Bari era pronta a scatenare l’assalto finale, trascinato da Antenucci alla ricerca della seconda promozione consecutiva.
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