Ci prova la Fermana, ma contro questa Ternana in formato serie B è quasi impossibile per tutti. Al Liberati i gialloblù durano mezzo tempo, fin quando gli umbri, con un filo di gas ma con individualità a manetta, infliggono l'uno-due decisivo. Ternana un po' fiaccata da tante partite consecutive ma in C, con questo potenziale, può permettersi pure di andare a sprazzi. Sorprende mister De Canio che fa rifiatare Guido Marilungo, montegranarese doc, lanciando dal 1' l'ex Livorno Vantaggiato. Infortunato Nicastro, è Defendi che si alza sull'esterno con l'ex Ancona Frediani soltanto in panchina.
Destro resta fedele al 4-3-1-2
Destro è invece fedele al suo 4-3-1-2 nonostante la squalifica del play Giandonato: al suo posto Fofana, mentre a sinistra Guerra rimpiazza Sarzi Puttini acciaccato dell'ultimo secondo. Ospiti molto concentrati tatticamente in avvio, tanto che l'unico brivido dei primi 20' è causato da una zolla che disturba un rinvio (palla in mano) di Ginestra. Dalla svirgolata non ne approfitta Vantaggiato. Al 22', però, la chance è di quelle grosse: dal bel cross di Furlan, rapidissimo nel break a destra, Bifulco non riesce ad impattare ad un metro dalla porta. Spavento per la Fermana che però reagisce ed ha da recriminare al 30': bel lancio dalle retrovie che pesca la profondità di Maurizi, spinto in area da Lopez in recupero prima che possa presentarsi di fronte a Iannarilli. Proteste vibranti, ma per Paterna di Teramo non è rigore. Il calcio, poi, ha un sarcasmo maligno: a venti secondi dal possibile episodio chiave per la Fermana passa invece la Ternana. Capovolgimento di fronte, Defendi la scodella dentro tra dischetto dell'area e limite e Vantaggiato s'esibisce in una rovesciata capolavoro. 1-0 da galleria d'arte.
Defendi raddoppia subito
Scatenato capitan Defendi, d'altronde ex Nazionale Under 21 più d'un decennio fa, capace di mettere a sedere Guerra e fulminare per la seconda volta Ginestra con un rasoterra sul palo lungo. Game, set, match chiuso in cinque minuti. All'intervallo Destro lascia negli spogliatoi Guerra (per Soprano) e Lupoli (per Cognigni), mettendosi 4-3-3 con Scrosta terzino sinistro. Poco dopo ecco il turno di Zerbo e Da Silva nel tentativo di dare inventiva ad una manovra offensiva senza grosse idee. È però il neoentrato Marilungo a cogliere la traversa.
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