I numeri sono eloquenti. Tutti i punti ottenuti col tecnico materano in panchina (8 in altrettante gare, frutto dei successi conseguiti ai danni di Cremonese e Cittadella e dei pareggi conquistati contro Frosinone e Spezia) arrivano al termine di gare disputate con lo stesso atteggiamento tattico delle rivali di giornata. Il discorso vale per le vittorie casalinghe centrate contro Cremonese (2-1) e Cittadella (modulo 4-3-1-2), per il pareggio (1-1) ottenuto a La Spezia (modulo 4-3-1-2) e per quello (0-0) conseguito al “Liberati” contro il Frosinone (modulo 3-4-1-2). Insomma, siamo perfino oltre l’assunto secondo il quale un tris di indizi costituisce una prova. Inoltre soltanto la sconfitta interna subita contro il Bari (1-2) scaturisce da un match affrontato con identico modulo (4-3-3) mentre i passi falsi rimediati in trasferta contro Venezia (0-2), Ascoli (1-2) e Carpi (1-2) caratterizzano incontri disputati con un atteggiamento tattico differente rispetto a quello degli avversari (sempre schierati col 3-5-2). Infatti nel primo caso le Fere scelgono il 4-3-3, nel secondo adottano il 4-3-1-2 e nel terzo utilizzano il 3-4-1-2.
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