In lizza per la panchina rossoverde ci sarebbero stati anche Giuseppe Pillon e Claudio Foscarini che, tuttavia, non sarebbero stati contattati (il secondo domenica scorsa era in tribuna al “Rigamonti”). Altre voci sono rimbalzate su Vincenzo Torrente e Alberto Malesani. Ma alla fine la società ha scelto la soluzione più prestigiosa a livello di curriculum, ossia quella targata Luigi De Canio (224 panchine in A per il tecnico materano, 79 in meno rispetto ad Alberto Malesani, che però è inattivo da quasi 4 anni, ossia dall’esonero subìto a Sassuolo nel marzo del 2014). Per il nuovo allenatore della Ternana (in pectore) agli inizi della carriera 3 stagioni in D col Pisticci, 2 annate in C2 col Savoia (con promozione al termine della seconda) e 2 campionati in C1 con Siena e Carpi (dal 1995 al 1997). Poi 3 anni di inattività (2006-07, 2014-15 e 2016-17), una stagione nella seconda divisione inglese col Queens Park Rangers (2007-08, quattordicesimo posto) e 5 tornei cadetti (tredicesimo posto con la Lucchese, quinto con Pescara e Napoli, sedicesimo col Genoa e primo col Lecce). Infine 11 annate in A, con l’unica retrocessione in carriera (a Lecce nel 2008-09), 3 esoneri (a Udine nel 2000-01, col Genoa nel 2012-13, a Catania nel 2013-14), un ottavo posto (con l’Udinese nel 1999-2000, con successiva vittoria nella Coppa Intertoto) e 6 salvezze (con Reggina, Siena, ancora Siena, Genoa e Udinese).
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