Le dichiarazioni di Grimaldi, procuratore di Chiricò, hanno il sapore di un no definitivo (o quasi…). “In merito alla richiesta della Ternana – spiega il manager – intendiamo declinare l’offerta perché la C sta stretta al mio assistito, malgrado gli evidenti vantaggi economici derivanti dall’eventuale trasferimento. Lui ha in testa solo il Lecce, squadra per la quale tifa fin da bambino. Ecco perché, nella certezza di poter dare una mano ai suoi compagni, ribadisce un impegno totale per i colori giallorossi”. Insomma, l’esterno offensivo di Mesagne rifiuterebbe Terni per ragioni affettive (vedi amore viscerale per il Lecce, peraltro non corrisposto da larga parte della tifoseria salentina) e di categoria (ma il 7 settembre il Collegio di Garanzia del C.o.n.i. potrebbe ripristinare il format a 22 squadre del torneo cadetto e potrebbe sancire il ripescaggio delle Fere). Doveroso prendere atto delle dichiarazioni di cui sopra, lecito ipotizzare divergenze contrattuali (sarebbe stato offerto un biennale con opzione per il terzo anno in caso di promozione o ripescaggio, sarebbe stato chiesto un quadriennale a cifre più elevate).
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