Bari sull’orlo del baratro dopo la bocciatura del piano finanziario di Giancaspro (e a questo si aggiunge il passo indietro del socio di minoranza Paparesta). Dal C.d.a. iniziato lunedì pomeriggio e ripreso martedì sera in video conferenza tra Roma e Bari emergono l’impossibilità del presidente di sottoscrivere l’aumento di capitale (4 milioni e 591 mila euro) e il secco no al suo progetto di ricapitalizzazione (a quanto pare basato in parte su cessione di crediti di altri rami aziendali). Se entro lunedì non dovessero intervenire altri imprenditori disposti ad abbattere il debito (4 milioni e 491 mila euro) creando un capitale attivo (100 mila euro) diventerebbero inevitabili fallimento ed estromissione dal calcio professionistico.
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