RassegnaStampa – CdS – La Ternana resta ferma

Giustiziere all’andata, giustiziere al ritorno. La Ternana si deve ancora una volta inchinare a Maurizio Domizzi, capitano coraggioso di un Venezia che continua a sfruttare al meglio il fattore campo per restare in piena corsa playoff . Ma la squadra di De Canio, chiaramente scesa in Laguna con l’obiettivo primario di non prenderle, ha anche motivo di recriminare per l’azione che ha portato, al 34’ pt, al corner poi deviato di testa in rete dal difensore centrale lagunare sull’imbeccata di Stulac. La Ternana protesta perché la (presunta) deviazione di Vitiello sul diagonale di Pinato è sfuggita ai più, compresi molti giocatori che si stavano avviando verso il centro del campo, prima della decisione del direttore di gara di assegnare l’angolo, con la moviola che sembra confermare la fondatezza delle proteste umbre.

Al di là dell’episodio incriminato, la partita l’ha fatta sempre il Venezia, con la Ternana ben coperta anche per la scelta di De Canio di rinunciare a sorpresa al peso offensivo della coppia Tremolada-Montalto, in panchina così come Plizzari (a cui il tecnico rossoverde preferisce Sala nell’undici iniziale). Per vedere la reazione ternana allo svantaggio bisogna attendere la ripresa, ma le velleità rossoverdi durano poco, perché, sul primo affondo veneziano, Valjent è costretto al fallo in area per evitare il gol di Zigoni: espulsione inevitabile e rigore che Sala comunque neutralizza allo stesso Zigoni. Nel finale, al 35’ st, chiude i conti Stulac, con un rasoterra dal limite su assist di Frey