Era una gara piena di difficoltà ma la Ternana l’ha affrontata nel modo giusto, e con un pizzico di fortuna ai rigori l’ha fatta sua. Il primo match ufficiale della stagione rossoverde è archiviato con una vittoria: contro il Pontedera successo dal dischetto nel primo turno di Coppa Italia e appuntamento a domenica prossima a Carpi, con la seconda gara del tabellone. Centoventi minuti ben giocati al Liberati dagli uomini di De Canio, costretti agli straordinari dopo 15 giorni di ritiro, nessuna amichevole ufficiale nelle gambe e una rosa ancora in costruzione.
NON SOLO ESPERIENZA. Nella gara contro i toscani è apparsa evidente la grande esperienza degli umbri, che hanno mantenuto la calma dopo lo svantaggio iniziale, amministrato al meglio le energie, prodotto gioco con continuità e dimostrato freddezza dal dischetto. Per qualche rossoverde sarebbe stato lecito aspettarsi questo tipo di maturità, vista l’anagrafe e il numero di partite disputate in carriera; ma per una coppia di giovani, Giraudo e Nesta, quella di domenica sera è stata una piacevole sorpresa per i tifosi e una conferma per il tecnico De Canio e la società, che hanno puntato su di loro.
GIRAUDO CONCRETO. Entrambi sono partiti dal primo minuto, inserendosi con grande consapevolezza nello scacchiere tattico ,anche grazie all’aiuto dei compagni più esperti. Federico Giraudo è stato tra i migliori in campo (e per tutti i 120 minuti) e, complice una posizione nuova per lui, forse l’autentica sorpresa della partita. Visto il numero ridotto di giocatori disponibili, De Canio lo ha schierato come interno di centrocampo, lui che sarebbe un laterale basso. Ma il 19enne, in prestito dal Torino, si è adattato alla grande, ha spinto con qualità e difeso con attenzione
NESTA CON IMPEGNO. Buona gara anche per Gianmarco Nesta, classe 2000 già trascinatore della Primavera rossoverde nella scorsa stagione e che aveva fatto capolino in prima squadra anche da Under 17. Con un cognome pesante (è il nipote di Alessandro) che sembra saper portare senza problemi, è stato schierato nel tridente per circa 80 minuti, dimostrando grande impegno e senza timore reverenziale nei confronti dell’avversario. Visto il primo impatto con la stagione, c’è da giurare che nel corso della stagione De Canio ricorrerà nuovamente a Giraudo e Nesta. Quanti minuti riusciranno a mettere in cascina dipenderà solo da loro, perché la qualità c’è e il tecnico ha mandato un segnale evidente: la carta d’identità non importa, contano impegno e attenzione.
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