Lo Spezia e una crisi senza fine titola TuttoSport oggi in edicola. Di seguito l'estratto dell'articolo.
«Spezia is not a business », recitava lo striscione al Manuzzi, domenica. Nella realtà, al momento, “Spezia is not a team”. Crisi nera come la notte di Cesena, quella che attanaglia gli aquilotti che dopo un convincente precampionato, stanno facendo vedere una fotografia preoccupante. La retrocessione ha lasciato scorie, nell’ambiente, nella squadra, nei giocatori, nei dirigenti. La proprietà è nel mirino, perché lo Spezia sembra veramente un affare di private equity. Gli investimenti già dopo 2 anni sono in frenata; i Platek hanno chiesto un corposo anticipo del paracadute già in primavera (lo concede lo statuto lega) in caso di B; se no avrebbe scontato con i diritti della A, vi fossero rimasti. Ma l’esposizione degli americani in questi due anni è pesante, nonostante da gennaio 2023 siano entrati poco meno di 50 milioni di cessioni. Sono stati fatti passi falsi, dal punto di vista tecnico, specie con l’arrivo di Eduardo Macia, dai più indicato come uno dei responsabili principali del periodo negativo attuale, e della retrocessione.
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