I gol impossibili e mai banali, l'esordio in serie A a 30 anni, il rifiuto a ingaggi milionari all'estero, il rapporto con la Ternana, Terni e quell'acciaieria che gli ha portato via troppo presto il padre.
Dal bancone della sua tabaccheria in piazza Tacito dove si è rifugiato dopo l'addio al calcio, il bomber ternano Riccardo Zampagna, la cui carriere iniziò nelle giovanili della Maroso tra i palazzi di Borgo Rivo, popolare quartiere della città dell’acciaio, si racconta al giornalista del Corriere della Sera, Matteo Cruccu, nel libro "Ex – Storie di uomini dopo il calcio" che raccoglie dieci storie di campioni amatissimi, giocatori e allenatori rimasti nella memoria collettiva del calcio italiano anni Ottanta e Novanta. La svolta per Zampagna è quando dall’Amerina, in Prima categoria, è salito in serie D con la Pontevecchio allenata dall’ex rossoverde Luciano Aristei. Una stagione ricca di gol al termine della quale il ds Silvano Mecozzi lo ha portato ad Ancona, dove Zampagna firmò il primo contratto da professionista.
Il volume sarà presentato domani alle 17,30 alla Feltrinelli di Terni in via Cesare Battisti 9, alla presenza dell'autore e dello stesso Zampagna. Modera l'incontro il giornalista Vincenzo Carducci.
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