Messaggero – Calendari a cofronto: cammino impervio per le Fere

La squadra di Fabio Liverani avrà lo svantaggio di giocare quattro gare su sette fuori. Stesso handicap (almeno sulla carta) che hanno anche Pro Vercelli, Trapani e Brescia. Le altre sei, invece, potranno contare di più sul fattore campo, avendo quattro gare in casa e tre fuori. Due di queste, Ascoli e Avellino, avranno anche due partite interne di fila. Per i rossoverdi, due di queste tre gare interne sono con le prime due forze del campionato, Frosinone e Spal. Oltre a queste, arriverà al Liberati il Carpi. Tre delle quattro gare esterne, invece, saranno scontri diretti: Vicenza, Brescia e Ascoli. Un motivo in più per cercare di fare risultato nella pur difficile gara di Chiavari a Pasquetta. Ad avere tre scontri diretti da qui alla fine, oltre alla Ternana sono anche Trapani, Pisa, Pro Vercelli e Latina. Il Pisa, tra l'altro, li avrà nelle prossime tre giornate, contro Avellino, Trapani e Pro Vercelli. Ma c'è anche chi, di questi scontri, ne ha di più: l'Avellino e l'Ascoli devono affrontarne quattro, mentre il Brescia ne ha addirittura cinque. Solo il Cesena e il Vicenza ne hanno di meno, due soli, ma devono entrambe ancora affrontare il Verona e il Benevento. Questi frequenti scontri diretti, in base e come finiranno, potrebbero anche abbassare la quota salvezza finale. Da qui, scaturisce la necessità di raccogliere più punti possibile. Chi ci riuscirà, avrà più chances di evitare sia la retrocessione diretta che lo spareggio playout. Un raffronto on lo scorso anno, intanto, alimenta ancora più speranze per chi è più indietro e, quindi, anche per la Ternana. Un anno fa, dopo la 35' giornata, la quintultima squadra aveva 38 punti e la quota salvezza era a 39. In entrambi in casi, un punto in più rispetto a questa stagione. Anche l'anno scorso, come quest'anno, le ultime giornate pullulavano di scontri diretti. E alla fine, per salvarsi direttamente, alla Pro Vercelli bastarono appena 46 puntI.