GdS – Se il Latina salta B a 21: ma lo 0-3 non è retroattivo. Lega alla finestra

Cosa succederebbe se al Latina venisse negato l’esercizio provvisorio? Il club laziale perderebbe automaticamente l’affiliazione alla Federcalcio e, di conseguenza, verrebbe esclusa dal campionato di B. In caso di fallimento, infatti, la concessione dell’esercizio provvisorio è la condicio sine qua non per continuare l’attività e portare a termine la stagione. Gli effetti sul piano sportivo sono disciplinati dall’articolo 53 delle Noif (le norme interne federali). Con una differenza: se una società si ritira o viene esclusa durante il girone d’andata, tutte le gare sino ad allora disputate vengono invalidate; se l’esclusione avviene nel girone di ritorno, i risultati precedenti non si cancellano e le partite ancora da giocare vengono considerate perse per 0-3. Nel caso del Latina, visto che il campionato ha già superato il giro di boa, scatterebbe la seconda opzione, non proprio lo scenario auspicabile per chi ha già affrontato i laziali e magari ha lasciato punti per strada. Trattandosi di esclusione, le retrocessioni in Lega Pro sarebbero due, con due squadre ai playout.

Tutto è in mano al Tribunale. La Lega B sta seguendo con attenzione la vicenda, è in costante contatto con la società, la squadra, l’Aic ma si muove con estrema prudenza per due ragioni. Intanto perché mancano ancora i referenti (curatore fallimentare e giudice delegato) che vanno nominati in caso di fallimento. E soprattutto perché questo è un caso completamente diverso da quelli che la cadetteria ha dovuto fronteggiare negli ultimi anni, come Bari e Varese. Qui non si tratta semplicemente del tipico stato di insolvenza da parte di una squadra di calcio: il Latina rientra in un’inchiesta molto più ampia della magistratura, che tocca l’Antimafia e ovviamente ipotesi di reato ben più gravi di quelli finanziari. Insomma, siamo in presenza di un unicum che porta la Lega, peraltro con un presidente dimissionario, a muoversi con estrema circospezione.