L'unico vero dubbio riguarda Favalli e Angiulli. Nel 4-2-3-1 l’ex padovano (finora inamovibile e positivo) troverebbe spazio nel ruolo di laterale mancino “basso”, con Vitiello terzino destro, con Gasparetto e Valjent marcatori centrali davanti a Plizzari, con Defendi e Paolucci in mezzo al campo e con Finotto, Tremolada e Tiscione liberi di giostrare alle spalle di Albadoro. Invece nel 3-3-3-1 l’ex pisano (in panchina contro la Salernitana ma titolare come mezzala sinistra contro Empoli e Cesena, con tanto di gol decisivo ai danni della compagine romagnola) agirebbe nella propria posizione naturale, con Paolucci in cabina di regia, con Defendi interno destro, con Vitiello, Gasparetto e Valjent centrali difensivi di fronte a Plizzari e con lo stesso poker di attaccanti (in entrambi i moduli Tremolada rifinitore a ridosso di Albadoro e Finotto e Tiscione attaccanti esterni pronti a scambiarsi la fascia di competenza). Difficile fare previsioni, ma le recenti dichiarazioni del tecnico romano (“… prima o poi arriveremo a giocare col 3-3-4…”) rappresentano un indizio concreto circa le sue intenzioni. Nell’immediato o nel medio-breve futuro.
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