Discreto il finale del primo tempo dopo mezzora abbondante col freno a mano tirato. Secondo mister Alessandria (chiamato a sostituire in panchina lo squalificato Liverani) la partenza estremamente “accorta” delle Fere è riconducibile ad una precisa scelta tattica, finalizzata a non concedere spazio alle ripartenze potenzialmente devastanti di Beretta e Lasagna. E in effetti i biancorossi costruiscono soltanto 3 palle-gol, con Lasagna (tiro ravvicinato di poco a lato), Di Gaudio (botta centrale respinta da Aresti) e Jelenic (destro dalla distanza che sfiora il palo destro). Intorno al trentacinquesimo la Ternana (che fino a quel momento mette sul piatto soltanto un tiro alto di Falletti dal limite) si scuote, alzando il baricentro e assumendo il controllo delle operazioni. Trend amplificato dopo l’intervallo, con Ledesma (molto lucido in cabina di regia) e compagni capaci di sfoderare circa 35 minuti di ottimo calcio, durante i quali sfiorano il vantaggio (sinistro “in caduta” di Avenatti respinto in tuffo da Belec), segnano con Diakité (giusta la chiamata del primo assistente, che si accorge della posizione irregolare dell’ex laziale) e reclamano per un paio di interventi al limite (o forse oltre…) sullo stesso Diakité e su Palombi.
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