Scrive così il Corriere dell'Umbria nell'edizione di oggi: "La Ternana concede poco al Cesena (soltanto 4 tiri nello specchio della porta, compreso quello del gol di Rodriguez che decide il match) ma crea ancora di meno. E quindi perde. Inevitabilmente. Malgrado una prestazione dignitosa sul piano della grinta, della determinazione e del tasso dinamico.
I limiti (cronici) in zona-gol gettano le basi per la diciassettesima sconfitta stagionale delle Fere. Del resto i numeri sono impietosi: un solo tiro in porta (conclusione centrale di Di Noia) in 99 minuti di gioco (compresi quelli di recupero, 3 nella prima frazione, 6 nella seconda). Segno inequivocabile di grande difficoltà nel costruire azioni pericolose e nel liberare al tiro attaccanti (generoso ma poco incisivo Avenatti, spaesato Monachello) e centrocampisti (Ledesma “scolastico”, Petriccione discreto come mezzala ma sotto tono in cabina di regia nel finale, Defendi inconcludente dopo il proprio ingresso in campo, bene soltanto il sovra-citato Di Noia). In questo contesto sarebbe necessario affidarsi alle palle inattive, ma l’unico calcio d’angolo e l’unica punizione dal limite a disposizione non vengono sfruttati adeguatamente (del resto si ricordano situazioni analoghe in passato con un numero maggiore di corner e punizioni). Per fare risultato bisogna segnare e per segnare bisogna tirare in porta. Quindi…"
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