Il mancato ingaggio di un bomber da doppia cifra (o comunque di un attaccante di categoria) getta ombre sinistre sul futuro della Ternana (vedi retrocessione nella passata stagione di squadre di buon livello ma “spuntate” come Pisa e Vicenza). In questa ottica destano parecchie perplessità le dichiarazioni di Luca Evangelisti, che giustifica il mancato completamento del reparto avanzato con la volontà di “… puntare sul gruppo per non rovinare gli equilibri raggiunti e l’alchimia creata…”. Ma se il direttore sportivo avesse creduto in questa (discutibile) strategia perché avrebbe allacciato le trattative con l’Atalanta per Diego Marilungo (finito allo Spezia) e col Novara per Jacopo Manconi (approdato al Carpi), salvo poi mollare la presa al momento di “chiudere”? Perché avrebbe lavorato sodo per ingaggiare attaccanti poi lasciati alla concorrenza? Le sue dichiarazioni sembrano finalizzate a tutelare la società, evitandole critiche spietate (e ineludibili).
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