"Me lo aspettavo, si lavora per ottenere il meglio". Così su Umbria24 il presidente della Ternana, Francesco Zadotti: "Abbiamo tenuto lo stesso allenatore e una base importante di giocatori, dovendo ridimensionare i costi. Cinque-sei partite – commenta Zadotti in merito ai possibili obiettivi – non significano niente, ma indubbiamente meglio partire bene che male, tutto qui".
Bene in campo, meno le direzioni di gara che nelle ultime gare hanno visto coinvolta la Ternana. Minelli con il Bologna e Di Paolo a Latina, in momenti cruciali della gara, hanno commesso gravi errori a danno dei rossoverdi: "Sicuramente siamo stati sfortunati sotto questo aspetto, un gol valido annullato e un rigore non concesso che avrebbero cambiato il risultato. Non è certo un inizio positivo, diciamo che siamo in credito con la sorte. Un arbitro favorevole ci capiterà".
Contestazione, forte, dei tifosi durante la presentazione della squadra in Comune. Un evento che ha colpito il presidente rossoverde: "Quella giornata l’ho vissuta male, è una questione di dignità. C’è chi la possiede e chi no, io faccio parte del primo caso e quindi ci sono rimasto molto male".
Poi va nello specifico: "Cosa significa – in riferimento all’invettiva dei supporter delle ‘Fere‘, ndr – buffone? Da quando ci sono io la Ternana è in Serie B, qualcuno mentre lo dicevo ha commentato anche con un ‘e chi se ne importa’ e altri lo hanno avallato. Se non frega niente di essere in B, con chi parlo? Non è riferito a tutto il tifo ternano, ma a una minima parte. Ho incassato tantissimi attestati di stima, molti di più rispetto alle critiche, ricevendo anche delle scuse per ciò che è accaduto. Io sono tranquillo con me stesso. Ritengo di aver dimostrato di poter fare il presidente – continua Zadotti -, con gli stessi mezzi degli anni passati siamo riusciti ad arrivare e mantenerci in B. Poi per la A è un altro discorso, da parte di tutti. Ripeto, una piccola parte della tifoseria ha ecceduto, offendendomi. Faccio fatica a dimenticarlo".
Chiaro e laconico Zadotti in merito alla possibile vendita della società da parte di Edoardo Longarini: "Rispetto a quest’estate non c’è stato nessun passo concreto in avanti. Le trattative vanno avanti quando un acquirente si impegna con un’offerta formale, altrimenti non c’è nulla. Per il momento – prosegue il presidente delle ‘Fere’ – siamo a livello chiacchiere. Valutiamo con calma, non abbiamo questa necessità di dover vendere di fretta. Poco probabile che vada in porto la cessione durante questa stagione". Infine la smentita su Alfonso Morrone, ds romano che entrerebbe nell’organigramma rossoverde come nuovo ds in caso di passaggio di proprietà: "Chi è? Non lo conosco, né lui né gli altri personaggi che sarebbero interessati". Insomma, tutto rinviato alla prossima puntata, tra depistaggi e proclami.
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