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Una rivoluzione solo a metà: ecco i numeri di Andreazzoli

12 partite Andreazzoli, 14 Lucarelli. Una stagione quasi divisa a metà con due velocità diverse, soprattutto in classifica. Come abbiamo avuto modo di dire è evidente che non è possibile che le responsabilità siano tutte sue (sebbene con le sue dimissioni qualcuno potrebbe pensare il contrario). Di sicuro prendere una squadra in corsa non è il massimo per chi ha la sua idea di calcio. Di sicuro il fatto che il mercato non abbia cambiato il volto della squadra, incide. Andreazzoli non si è mail lamentato e ha cercato di trovare soluzioni. Ma la Ternana non solo non ha cambiato marcia, ma l’ha scalata.

12 partite e la media di un punto a partita. Un gioco offensivo che non è riuscito a produrre i risultati sperati visto che la Ternana, sotto la sua gestione, ha segnato 0,67 gol ogni gara e di contro ne ha subiti 1,42. Sono 8 gol fatti e 17 subiti, più del doppio. 4 partite senza segnare, 3 senza subire gol. 

E’ stata una Ternana anche sfortunata (al di là degli episodi arbitrali che, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno penalizzato la Ternana anche con degli errori gravi): nei numeri non meritava di perdere contro il Cittadella (anzi addirittura meritava la vittoria), così come meritava di vincere contro il Cosenza e soprattutto contro il Venezia (la sua prima, formalmente). Non meritava di vincere certamente contro il Cagliari, ha vinto soffrendo contro Modena e Ascoli. Ma al di là degli episodi e delle partite è che questa Ternana non è stata continua e non è mai riuscita a brillare per 90 minuti. Vittima degli episodi, non ha saputo reagire di fronte alle difficoltà.

La Ternana di Andreazzoli, rispetto a quella di Lucarelli, è mancata proprio nella fase realizzativa. Ha segnato 0,62 gol in meno a partita, nonostante un XGol leggermente superiore (+0.12 a gara), nonostante 1,80 tiri in più a partita. Ha cercato di impostare di più la manovra (54 passaggi in più a partita), con più presenza nella metà campo avversaria, più possesso palla (+3,51%). Di contro però (come nel gioco della coperta) è stata la tenuta difensiva: 0,27 gol in più subiti, unXGol subiti molto più alto (0,43) più tiri in porta da parte dell’avversario e con più precisione. 

Per questo sarebbe servito tempo. Perché poi a questi numeri bisogna aggiungere gli episodi che condizionano la partita. Quelli che non hanno permesso alla Ternana di diventare solida e che hanno minato le fragili certezze della squadra in questo periodo. La trasformazione, insomma, era in atto. Ma non è riuscita a completarsi. E ora con le sue dimissioni, questo tipo di lavoro non sarà possibile completarlo

Ternananews Redazione

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