Che Ternana e Carpi fossero, di base, due squadre molto attente al fatto di non subire gol, questo si sapeva ormai da tempo, fa parte del loro DNA e lo hanno palesato abbastanza chiaramente anche sabato pomeriggio al Liberati; la sensazione, inoltre, è confermata anche dalle statistiche del match.
I numeri e le percentuali, infatti, parlano di due squadre di fatto quasi mai pericolose, i rossoverdi appena nel 28,9% delle azioni volte all'attacco, gli ospiti nel 31,2%, mentre per quanto concerne la protezione dell'area di rigore i padroni di casa si attestano sul 57,8% mentre gli emiliani sul 50,4%; sono numeri, questi, che fotografano l'andamento di una partita molto chiusa e poco spumeggiante, da entrambi i lati. Se le Fere, poi, hanno avuto in mano maggiormente il pallino del gioco, costruendo un numero maggiore di passaggi andati a buon fine e smistando molti più palloni del Carpi, questi ultimi hanno sfruttato il contropiede per tirare poco di più nello specchio della porta (quattro volte, contro una sola rossoverde), confermandosi squadra dedita alle ripartenze più che alla costruzione del gioco.
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