Ternana, passato e presente: due inizi di stagione a confronto

Ternana, passato e presente: due inizi di stagione a confronto

Ignazio Abate e Fabio Liverani - Foto TernanaNews

La Ternana di oggi e quella della scorsa stagione vivono storie diverse, ma accomunate dalle complicazioni fuori dal campo.
Prima i problemi legati alla gestione Guida, poi quelli della famiglia D’Alessandro, hanno inevitabilmente inciso sul mercato estivo del 2024 e su quello degli ultimi mesi.Nonostante tutto, Foresti e Mammarella in passato riuscirono a costruire un organico di altissimo livello, mentre lo stesso Mammarella, con risorse molto più limitate e con una necessità societaria molto più stringente, è comunque riuscito a dare forma a una squadra competitiva.
Le penalizzazioni legate alle scadenze federali inevase (16 settembre 2024 e 1° agosto 2025) pesano come macigni: ieri come oggi, il -2 in classifica rischia di condizionare la stagione e il morale del gruppo.

La Ternana della scorsa stagione

Affidata a Ignazio Abate, la Ternana lo scorso anno partiva con più di una ambizione: organico di buon livello, seconda forza del campionato per valore di mercato dietro al Milan U23 (ma questi dati, come visto poi anche dalla classifica, lasciano il tempo che trovano), e una squadra con tanta esperienza in categoria.

L’avvio però fu complicato, visto che la squadra venne assemblata, proprio come questa stagione, soltanto nelle ultime due settimane: sconfitta casalinga contro il Pescara di Silvio Baldini, poi promosso in Serie B proprio ai danni delle Fere nella “drammatica” finale playoff ai rigori.

A quello scivolone interno, seguirono successi importanti, come quello a Pontedera, il pareggio di Gubbio e il netto 3-0 al Pineto. Da lì partì una lunga striscia positiva che alimentò il sogno promozione, cullato fino al cambio di allenatore e poi ripreso durante i playoff con l’arrivo di Liverani.
Il campionato si chiuse con un secondo posto dietro a una regolarissima Virtus Entella, ma con la miglior difesa e il miglior attacco. E infatti la Ternana guadagnò la finale playoff con pieno merito e da protagonista: ma l’epilogo fu ancora più amaro.

La nuova Ternana

Quest’anno l’obiettivo principale è stato ridurre i costi. Sono partiti molti dei protagonisti della passata stagione, ma alcuni giocatori chiave sono rimasti e soprattutto il pacchetto difensivo è stato confermato. In entrata spazio a giovani di prospettiva, chiamati a crescere rapidamente.

Il debutto non è stato felice: ko a Livorno e poi altra sconfitta al Liberati contro l’Ascoli. Ma la reazione è arrivata subito, con due vittorie convincenti: 4-1 a Rimini e 2-0 al Carpi. Dopo quattro giornate i punti sono 6, appena uno in meno rispetto allo scorso anno, con un bilancio di 6 reti segnate e 4 subite.

Numeri che fanno pensare a una stagione comunque da protagonisti, con l’obiettivo playoff ben alla portata.
Ora non resta che continuare in questo progetto di crescita: la Ternana dello scorso anno – certamente più consapevole e più dotata tecnicamente, con elementi in grado di fare la differenza da soli come Cicerelli – era riuscita ad annullare il gap iniziale dei primi passi falsi e della penalizzazione.

La speranza è che ci riesca anche questa e che possa essere comunque protagonista in positivo, ora che sono risolti i problemi societari, per poter cullare il sogno di una stagione positiva.

Due annate diverse, ma con un filo conduttore comune: la capacità della Ternana di resistere alle difficoltà e trasformarle in nuova linfa per inseguire i propri obiettivi.