Ternana, Palumbo: “Il primo pericolo è il Covid, poi il Bari e tutte le altre”

Antonio Palumbo è sicuramente uno dei migliori elementi della rosa a disposizione di Cristiano Lucarelli. Ha disputato una prima parte di campionato di altissima qualità ed oggi è stato protagonista di una lunga intervista in esclusiva al Corriere dello Sport.

Il centrocampista rossoverde ha individuato nel gruppo, il segreto nella scalata alla Serie B che vede interprete di primo piano la Ternana “siamo fortemente uniti in campo e fuori, c’è unità d’intenti e voglia di essere protagonisti senza risparmiarsi”. Guai però a sentirsi già nella serie maggiore “Sarebbe da pazzi soltanto pensare di essere già promossi. Ci sono squadre forti come Bari, Teramo, Avellino, Catanzaro e Catania. I giochi sono aperti”.

Però ad oggi la Ternana ha dimostrato di essere più forte di tutte le altre “visti i risultati siamo la squadra più in forma di questa prima parte. Ma siamo in un girone altamente competitivo”.

Con il passare dell’intervista, Palumbo, affina l’elenco delle squadre che potrebbero contendere la B alla Ternana riducendo l’elenco ad una sola contendente: il Bari. “Per il momento sembra così, ma non mi fido delle altre”.

Il centrocampista, nell’intervista, ha parlato di quello che a suo avviso sarà il pericolo maggiore alla ripresa “il Covid, per ora siamo al riparto ma la minaccia resta e bisogna prestare attenzione al di là che tutto può succedere”. Più Covid che mercato dal quale “non mi aspetto grandi cose, soprattutto in casa delle prime ce hanno già organici importanti”.

Mancano solo due partite alla fine dell’andata poi inizierà il girone di ritorno “che vedo più complicato perché i punti pesano di più. Staranno tutti più attenti contro di noi, dovremo essere bravi a sbloccare le partite prima possibile”.

Antonio Palumbo, quest’anno è tornato a Terni per la terza volta: “Sono cresciuto in questo ambiente, avevo 14 anni quando sono arrivato e ho fatto un percorso lungo che mi ha fatto crescere come persona. Mi sono legato alla città e ai ternani. Molte persone mi vedono più come amico, e a dirla tutta proprio un amico mi sento più che un beniamino”.