Ternana, Liverani verso l’esonero
Fabio Liverani allenatore della Ternana - Foto Lega Pro
Quasi all’improvviso, le dichiarazioni di Mammarella, squarciano un velo sulle questioni di campo. Non possiamo pensare che dopo le parole di ieri non segua un esonero di Liverani. Troppo diretto e troppo circostanziato il ragionamento fatto dal direttore sportivo rossoverde, per non avere delle conseguenze.
La sensazione, guardando e riguardando la conferenza, cercando di capire anche oltre il testo, è che la decisione sia stata già presa e che manchi soltanto l’ufficialità. A prescindere da chi sarà poi l’allenatore che dovrà sostituire Liverani.
Quando un direttore sportivo si presenta in questo modo davanti ai giornalisti, dopo aver dichiarato il silenzio stampa della squadra, ci sono solo due strade, generalmente. O compattare l’ambiente e dire si va tutti in ritiro, crediamo nell’allenatore, oppure si mette in discussione l’allenatore stesso. La Ternana ha intrapreso questa seconda strada, dicendolo in maniera palese, non sottraendosi alle domande e non cercando speculazioni.
Tutto si innesta in un momento estremamente delicato per la società stessa, in generale e non soltanto per la famiglia Rizzo. Liverani – dopo aver sfiorato la promozione lo scorso anno, perdendo soltanto ai rigori nella finale contro il Pescara – è rimasto unico punto fisso nell’estate più calda degli ultimi anni, con il rischio di fallimento, con la questione della penalizzazione, con il cambio di proprietà reso necessario dagli eventi. La squadra rivoluzionata e una stagione partita con il singhiozzo. La nuova proprietà, una volta insediata, lo aveva voluto conoscere meglio, e Liverani ha accettato questo ruolo, completamente diverso da quello prospettato soltanto sei mesi prima in un altro contesto, continuando a lavorare.
La squadra in questi mesi ha preso forma, ma non probabilmente quella che avrebbe voluto lui per primo e sicuramente non quella che avrebbe voluto la società e la proprietà. Perché è vero che l’incontro a Roma con la famiglia Rizzo c’è stato, ma ci sono state anche delle visioni differenti (anche pubbliche) con Ferrero.
La Ternana oggi rompe gli indugi e decide di cambiare. A due giorni dalla pronuncia del TAR sulla questione stadio-clinica che potrebbe davvero cambiare le sorti del club e della città. Come se il campo vivesse in maniera parallela rispetto al contesto. Decide di cambiare dopo il quarto pareggio consecutivo, dopo un periodo in cui ci si aspettava il salto di qualità in avanti che invece non è arrivato. La Ternana ha 21 punti, è sesta in classifica (a parimerito con il Carpi), a un punto dalle decime a quota venti. Dopo l’inizio choc delle due sconfitte con Livorno e Ascoli, la squadra si era certamente ripresa. Nelle sei partite successive 4 vittorie un pari e una sconfitta (peraltro a Ravenna in una gara equilibratissima). Nelle ultime sei (e fanno dodici in totale) cinque pareggi e una vittoria: la frenata c’è. Ma c’è anche una squadra che ne ha persa una sola in 12 uscite (13 se consideriamo anche la coppa Italia di C).
Insomma quando la squadra avrebbe potuto fare il salto di qualità in avanti non ci è riuscita. Lo stesso Liverani in alcune delle sue conferenze stampa aveva provato ad alzare l’asticella, compreso nel pre di San Benedetto. La squadra non ha risposto.
La sensazione è che – pur in mezzo a difficoltà ambientali e circostanziali (come le assenze) – questa squadra possa comunque ambire a fare di più. Quanto? Oggi pensare di arrivare terzi è impossibile, la distanza è troppa. Ma forse proprio questo mette mentalmente la squadra nella posizione di poter pensare che quarto o quinto posto sia lo stesso. Anche perché il quarto posto è lì, a poca distanza, nel gruppone.
Ma Liverani non sarà esonerato perché la squadra non è quarta. O perché ha pareggiato a San Benedetto. Liverani sarà esonerato perché gli viene contestato il lavoro quotidiano: un’identità non marcata, una facilità dell’avversario nel superare il pressing, la preparazione della partita, l’accontentarsi troppo spesso. E questo detto apertamente in conferenza stampa.
Il bicchiere per la società e per la proprietà è mezzo vuoto. Anzi è vuoto e basta, senza ombra di dubbio. Non ci sono i miglioramenti che si sarebbero voluti, indipendentemente dalle difficoltà. Di sicuro non è scattato il feeling e altrettanto certamente la Ternana sta cercando un altro allenatore.
