Ternana duplice danno: mercato bloccato con lo stato di crisi
Dettaglio maglia 2025-2026 Ternana Calcio - Foto Ternana Calcio
La decisione da parte della Ternana, nella di Tiziana Pucci AU della società, di intraprendere il cammino per entrare nello stato di crisi ha avuto due conseguenze estremamente negative per la società.
La prima è nota e riportata anche dalla società nei comunicati stampa: ancora non è stato possibile cambiare la figura apicale all’interno della Ternana Calcio, tanto che Fabio Forti, nuovo amminstratore in pectore non è ancora operativo.
La seconda è una conseguenza che evidentemente è stata ampiamente sottovalutata, se non completamente ignorata, dalla Ternana: non si potrà fare mercato.
Nelle NOIF infatti (le norme che regolano il calcio) recitano nell’articolo 90 (quello che determina i controlli economici e finanziari) al comma 7 ter.
“Nel caso in cui le società di Serie B e di Serie C abbiano presentato domanda di accesso agli istituti di regolazione della crisi o dell’insolvenza previsti al D.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 e s.m.i., che presuppongano procedure in continuità aziendale diretta, la Co.Vi.So.C. dispone, ai sensi del precedente comma 7 bis la non ammissione ad operazioni di tesseramento dei calciatori per le successive sessioni di mercato, fino a quando non intervenga omologazione della competente Autorità Giudiziaria o equivalenti provvedimenti divenuti definitivi, di cui al successivo comma 7 quater”
Quindi se la Pucci, perché soltanto lei in questo momento può farlo essendo lei in carica ed essendo lei che ha attivato la procedura, non ritira il fascicolo e chiede che non venga proseguito questo cammino dalla società, “salverebbe” la sua posizione (ovviamente esautorata completamente) ma bloccherebbe contestualmente anche il mercato della Ternana.
Un ulteriore danno, in una situazione già complicata di per se
