E' quasi incredibile che la Ternana, con appena quattro sconfitte subite su un totale di sedici partite giocate, sia penultima in classifica, probabilmente mai con un numero così basso di sfide perse i rossoverdi sono stati così in basso in classifica, eppure la causa è da ricercare altrove, non nei tre punti consegnati agli avversari.
Il problema di questa Ternana potremmo chiamarlo "pareggite", quella strana quanto ripetuta tendenza a chiudere le partite sul punteggio di parità, che è vero che anche un punto muove la classifica, ma è altrettanto vero che dieci pareggi non fanno la differenza all'interno di un campionato. Quello che maggiormente colpisce in questo particolare trend rossoverde è che le Fere, al di la dei due 3-3 contro Salernitana e Cremonese, hanno sempre pareggiato con un massimo di una rete realizzata, un punteggio che probabilmente Sandro Pochesci non ha mai raggiunto così tante volte in carriera.
Per quanto siano utili, questi dieci punti raccolti con altrettanti segni X non hanno premiato le Fere, che sul piano del gioco avrebbero meritato qualcosa in più. Adesso quello che c'è da fare è guarire, è riuscire a trovare l'antitodo a questa sorta di malattia, per tornare a camminare, per riprendere la marcia.
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