Ternana: cosa è successo ieri, una giornata da ossimoro

Ternana: cosa è successo ieri, una giornata da ossimoro

Un dettaglio della maglia della Ternana Calcio

Nonostante le tante voci che sono circolate in questi giorni – e soprattutto in queste ore – a Terni, quello che è successo ieri (e che ha avuto inizio in questi ultimi due giorni) non era preventivabile. Tutti, soprattutto all’interno del mondo rossoverde, erano sicuri che la situazione, per quanto grave, sembrava essere sotto controllo. Ne sono la testimonianza gli accorgimenti che sono stati presi dalla squadra su indicazione e richiesta dei dirigenti (che aveva accettato una riduzione e uno spostamento degli emolumenti). Poi con la firma della convenzione stadio/clinica sembrava che il quadro potesse in qualche modo agevolare la società rossoverde.

E così non è stato invece. I motivi non sono noti, ma sono facilmente intuibili. Anzi durante la conferenza di Bandecchi, sulla presentazione dello stadio, se ne è parlato: con la firma della convenzione il patto fra Ternana Women e Ternana Calcio esiste soltanto in relazione alla costruzione dello stadio e della clinica e la somma (i famosi 14 milioni di euro) non possono essere più anticipati, come invece era successo finora.

Che si potesse pensare a un’altra soluzione non lo sappiamo. Lo immaginiamo, forse lo speravamo. Ma non è successo. E non sappiamo neanche come mai questa soluzione non sia stata presa in considerazione o adottata.

Possiamo immaginare che, proprio perché il fatto di utilizzare quei fondi aveva la natura di eccezionalità, tale doveva rimanere. E che i consigli (da parte del suo studio legale) che arrivavano a Bandecchi in questo senso non gli permettevano di poter aiutare ulteriormente la Ternana.

La situazione finanziaria e il blocco della trattativa

Questo è un punto fondamentale: bisogna sempre ricordarsi che Bandecchi ha tamponato un problema – enorme – che la Ternana ha avuto dal primo di giugno, quindi due mesi fa. Con il suo intervento questo concetto di eccezionalità, al massimo, è stato un rumore di sottofondo, non è stato mai recepito come un’urgenza.

Perché? Probabilmente perché ci si aspettava che potesse andare a buon fine la trattativa con Olidata (il nome dell’azienda interessata l’ha fatto il Sindaco in conferenza stampa). Trattativa che si è bloccata proprio sulla conclusione della stessa.

Penalizzazione in arrivo e futuro incerto

Di sicuro gli stipendi dei giocatori non sono stati pagati (e neanche le “tasse”), sono stati pagati quelli dei dipendenti. Quindi in arrivo due punti di penalizzazione, di cui la Ternana avrebbe fatto certamente volentieri a meno. Questa situazione spinge la Ternana sull’orlo di un precipizio.

Perché ieri è stata una giornata da ossimoro. Da un lato la società ha la sicurezza di poter costruire lo stadio ed è sicuramente una grande notizia per tutti i tifosi e per la città intera. Dall’altro la società rischia di non esserci più se non arriva un compratore entro breve. Perché ad oggi la Ternana non ha i soldi per potersi permettere la stagione.

Ora servono solo le forze interne

Finora è stato possibile tenere in vita la società (e quindi favorire un passaggio di proprietà) grazie all’anticipo versato da Bandecchi attraverso Ternana Women e la rimodulazione dell’accordo con la Ternana Calcio. Ora non più. Rimane un interrogativo: perché due volte sì e la terza no. Perché non essere ancora più chiari sin dall’inizio rispetto a questo tema – centrale – per la sopravvivenza della società.

Ora la Ternana se vuole sopravvivere lo deve fare solo attraverso le proprie forze: si dovrà rimboccare le maniche per l’immediato e trovare in tempi brevi un nuovo proprietario. Altrimenti altro che penalizzazione…