Ternana: corsa contro il tempo, al lavoro in silenzio

Ternana: corsa contro il tempo, al lavoro in silenzio

Stefano D'Alessandro presidente della Ternana Calcio - Foto TernanaNews

Tutto quello che sta succedendo intorno alla Ternana sta succedendo in silenzio, cercando di scongiurare la penalizzazione. Bisogna chiudere tutto entro poche ore e non è semplice. Ci sono una serie di passaggi tecnici che devono essere rigorosamente rispettati: di mezzo non c’è soltanto una società quotata in borsa, ma un Comune (e quindi il suo Sindaco) e le scadenze della Figc. Senza considerare che proprio per la velocità con cui è stata messa in piedi questa operazione di cessione ci sarà bisogno di prendere degli impegni in poco tempo, impegni che però dovranno essere ottemperati nei prossimi giorni.

Oltre a quello che è uscito, peraltro per bocca dello stesso Sindaco (società quotata in borsa, 100 milioni di fatturato, non nel ramo delle costruzioni edili) è quello che sarà, se tutto dovesse concludersi per il verso giusto. Nessuno spazio dunque per soluzioni fantasiose o per indiscrezioni che arrivano dall’amico o da persone informate sui fatti. Vige infatti, proprio perché la società interessata all’acquisto del club è quotata in borsa, un patto di riservatezza che non può essere assolutamente violato.

Ogni società quotata in borsa, infatti, deve rendere conto alla Borsa stessa delle sue operazioni in tempo utile e prima di averle svolte. Questo non impedisce ovviamente ai diretti interessati di poter prendere in considerazioni delle operazioni, ma è necessario evitare fughe di notizie (vere o presunte che siano) per non consentire problematiche alla trattativa stessa. Quindi bocche cucite.

La sensazione è che quindi più ci sia silenzio, dai diretti interessati, e meglio sia. E che si stia trovando, anche di domenica, la strada giusta per poter ottemperare al pagamento di luglio, in maniera tale da non dover neanche prendere la penalizzazione.

In tutto questo ovviamente la famiglia D’Alessandro non garantisce neanche il pagamento di questa mensilità (neanche parzialmente): una situazione incredibile che non ha basi per poter essere minimamente giustificata

Nel frattempo la squadra è disorientata, aspetta notizie, come tutti noi. Ma ci sarebbe la necessità di mettere ordine anche in quell’ambito. Non è la priorità ovvio, ma cominciare a ragionare (anche semplicemente in maniera aziendale) su questo versante con chi è ancora a libro paga sarebbe un vantaggio non indifferente anche per gli eventuali nuovi acquirenti. Anche perché chi è a libro paga (Mammarella) è stato mandato via per questioni personali, non certo perché non fosse in grado di svolgere il suo lavoro.