Ternana Calcio, la famiglia Rizzo prende in mano la gestione: trasparenza, equilibrio e sostenibilità
Claudia Rizzo presidente della Ternana - Foto Ternana Calcio
La linea è stata tracciata con decisione: “la conduzione della Ternana Calcio sarà portata avanti con uomini di propria fiducia, nel segno della trasparenza, della assoluta indipendenza e della sostenibilità economica”.
Il comunicato segna una netta discontinuità con il passato: “niente più collaboratori discussi nel mondo del calcio, né contratti faraonici, né figure non riconducibili all’azionista”. Le parole chiave della nuova gestione saranno “compostezza ed equilibrio, anche finanziario”, con l’obiettivo esclusivo del bene sportivo delle Fere.
La proprietà chiarisce inoltre che l’impegno nei confronti del club è subordinato a precise condizioni, ribadendo la volontà di affrontare in modo strutturale le criticità ereditate. In questo senso, viene annunciato un passo importante sul fronte legale: “il Dott. Forti è sul punto di officiare l’Avv.ssa Tortorella, che andrà a rafforzare il collegio difensivo”, incaricato di impugnare la penalizzazione di cinque punti inflitta al club e attribuita alla precedente gestione.
Parallelamente, il nuovo Amministratore Unico, in accordo con la famiglia Rizzo, sta lavorando a “un serio programma di riequilibrio dei conti e dei costi di funzionamento della Ternana Calcio”, passaggio ritenuto fondamentale per restituire stabilità alla società.
Capitolo mercato: la proprietà conferma l’intenzione di operare, anche in entrata, ma con criteri ben definiti. “È intenzione della proprietà compiere tutti i passi necessari per poter fare calciomercato, nel rispetto del principio di ragionevolezza e delle indicazioni tecniche fornite esclusivamente dal mister Fabio Liverani”.
Nel comunicato non manca un messaggio chiaro a chiunque possa ostacolare il percorso intrapreso: “l’augurio è che nessuno intenda frapporsi, con iniziative strumentali, alla prosecuzione del cammino ormai avviato”, volto a superare “il caos gestorio che da anni connota in negativo la vita sociale del club”.
La famiglia Rizzo avverte che, in caso contrario, si riterrà libera di assumere “le determinazioni obbligate del caso”, escludendo l’ipotesi di consegnare la società “all’ennesimo imprenditore incapace di garantire un futuro di stabilità”.
Infine, la chiusura è affidata a un richiamo alla responsabilità verso la piazza: “chiunque si opporrà direttamente o indirettamente al risanamento della società si assumerà la responsabilità delle conseguenze delle proprie azioni nei confronti dei tifosi e della città”.
