Brava Ternana, adesso sai vincere anche sporcandoti le mani. Lo hai dimostrato al Moccagatta contro l’Alessandria tua diretta concorrente per la lotta alla salvezza. Lo hai fatto con dignità, concentrazione, abnegazione e sofferenza. E anche se Cristiano Lucarelli ha preferito non parlare nel post gara c’è da scommetterci che la prestazione della sua squadra l’ha soddisfatto. Anche perché è stato lui il primo a tirare fuori la metafora dello “sporcarsi le mani”.
Ma andiamo a vedere perché la Ternana contro l’Alessandria si è sporcata le mani.
Tra i dati più interessanti del match di sabato pomeriggio c’è quello relativo dei duelli vinti: 240. Un numero altissimo. E’ la quinta migliore performance da inizio campionato dietro a Pisa (260), Cremonese (253), Pordenone (252) e Como (241). Di questi 240 la stragrande maggioranza Defendi e compagni li hanno vinti nella propria metà campo. Questo sta a significare la volontà della squadra rossoverde di lasciare l’iniziativa all’avversario e di chiudersi a difesa della propria porta cercando ovviamente di essere pericolosa con le ripartenze. Non a caso il dato delle palle recuperate (80) è in piena media stagionale anche se è il terzo più basso. Soltanto contro Monza e Vicenza la Ternana ha fatto peggio ma molto: appena 67 in entrambi i match.
Che la Ternana è stata particolarmente aggressiva contro l’Alessandria lo si evince anche da un altro dato molto interessante. Questa volta analizziamo quello del numero dei passaggi medi concessi alla squadra avversaria prima del recupero palla del pallone. Ebbene i rossoverdi hanno consentito alla squadra di Moreno Longo di passarsi il pallone 5,92 volte (facciamo per comodità 6) prima di andarglielo a rubare o indurli all’errore. Quindi 6 passaggi e azione finita. Questo ha inevitabilmente reso la vita alla squadra di casa un inferno costringendola ad essere più precisa e concreta non potendo utilizzare una fitta rete di passaggi. Questa è stata la seconda migliore performance della Ternana dietro soltanto a quella fatta registrare a Cosenza dove i rossoverdi con il loro pressing hanno concesso appena 4,33 passaggi agli avversari prima d’interrompergli l’azione.
Questa è una Ternana che si sta adattando alla categoria, che sta imparando ad essere vincente anche senza dominare le partite. Insomma una Ternana che sta crescendo, che si sta evolvendo come ogni grande squadra deve fare per riuscire a confermarsi e nel suo caso guadagnarsi la permanenza in una categoria superiore.
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